La struttura è stata infatti chiusa per la seconda volta, bloccando l’attività a danno degli iscritti. «Il sindaco – dice Frontini - ancora una volta ha trattato il problema in maniera superficiale. Ha fatto trovare ancora una volta utenti e commercianti all’interno della piscina con le natiche a terra». Secondo Viterbo 2020, Arena è reo di non studiato le carte e anche di non aver seguito i consigli dati a suo tempo.
«Le soluzioni che avevamo proposto dal 13 gennaio – continua – potevano prevenire questo nuovo disagio: il sindaco doveva separare la gestione di piscina e palestra, così se Talete avesse tagliato l’acqua il resto delle attività avrebbero potuto proseguire. Abbiamo il vizio di studiare le carte, le stesse che ha Arena. Oggi dice le hanno provate tutte e che la verità è che hanno preso in giro.
Ma un sindaco non può farsi prendere in giro». Frontini contesta che si sapeva tutto prima e si sarebbe potuto agire di conseguenza: «Gli investimenti promessi non sono stati fatti, gli stipendi non sono stati pagati. Il sindaco non ha fatto niente per non farla richiudere. Dire che si dà in gestione alla Fin e in una settimana si riapre e che si fa un bando per riandare a regime a settembre significa prendere in giro la gente. La stessa Fin è preoccupata perché la delibera deve passare in consiglio».
Per spiegare a tutti come stanno le cose, sta pensando a una iniziativa originale. «Raccoglieremo tutto in una pubblicazione da dare agli utenti. Articoli e interventi, da fine dicembre a oggi. Il Comune deve escutere la fidejussione non solo per gli affitti non pagati, ma anche per il danno di immagini e gli investimenti non effettuati.
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