I conti in rosso della piscina, per il Comune uno scherzetto da 220 mila euro per sei mesi

I conti in rosso della piscina, per il Comune uno scherzetto da 220 mila euro per sei mesi
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Martedì 12 Novembre 2019, 12:04
Per il Comune uno scherzetto da 220 mila euro per meno di sei mesi, con oltre 70 mila non previsti, tamponati con i fondi di sport, cultura e servizi sociali. Una situazione, per l'opposizione, pure illegittima, perché sulla piscina comunale si va verso una proroga dell'affidamento provvisorio senza aver avviato le procedure del bando. Ora Alvaro Ricci (Pd) e Giacomo Barelli vanno all'attacco della maggioranza: «Vi avevamo avvertiti da mesi».

Il tema è stato trattato ieri in commissione. Dopo l'uscita di scena della Maco Larus, l'impianto è stato affidato a giugno alla Federazione italiana nuoto fino al 31 dicembre. Nel mentre, sarebbe dovuto uscire il bando. Il Comune aveva previsto 80 mila euro per l'eventuale disavanzo nella gestione, più 70 mila per le utenze, da coprire con l'escussione della polizza fidejussoria.

«Invece dice Ricci le utenze sono 73.200 in più, il doppio. E' incomprensibile: o erano bravi a spendere poco quelli di prima, o spende troppo chi gestisce oggi. E sulla polizza già a maggio avevamo fatto presente che come previsione di entrata aveva i piedi di argilla». C'è anche un decreto ingiuntivo, «ma la cosa paradossale è che l'assicurazione - continua Ricci - non ha fatto opposizione. Si potrebbe pensare che è perché vogliono pagare, ma se così fosse non sarebbero arrivati a farsi fare il decreto. Ho l'impressione che difficilmente questi soldi entreranno».

Si rischia di creare un buco da ripianare. «Va messa in bilancio una somma a garanzia delle entrate di dubbia esigibilità». Gli ulteriori 73.200 euro saranno tolti a manifestazioni sportive e culturali, compensi sugli incarichi alla scuola musicale, spese per organi istituzionali, trasporto alunni fuori contratto e manutenzione impianti sportivi.
«Sulla piscina - spiega Barelli - si è avverato quello che avevamo detto, per il Comune è un'operazione in perdita. Ora al danno si aggiunge anche la beffa: per pagare i debiti della piscina ci rimettono i cittadini, perché si taglia su servizi sociali, cultura e sport. L'ennesima dimostrazione di incapacità amministrativa da parte della giunta».

Come se non bastasse, «si va verso una ulteriore proroga - conclude Ricci - in assenza del minimo avvio di procedura di evidenza pubblica. Per noi è illegittimo».
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