Piscina alla Fin, si tratta da dicembre. Ecco le lettere tra Arena e la federazione: «Voglio gli europei»

Piscina alla Fin, si tratta da dicembre. Ecco le lettere tra Arena e la federazione: «Voglio gli europei»
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 4 Febbraio 2020, 10:13
La trattativa va avanti da quasi tre mesi. Sull’affidamento diretto della piscina comunale alla Fin il sindaco Giovanni Arena si è speso in prima persona, come dimostra il carteggio con la presidenza della federazione: lo scopo è portare a Viterbo gli europei di nuoto del 2022. Nel frattempo quelle che erano le condizioni iniziali sono cambiate: le utenze non saranno più a carico del Comune, che coprirà invece la manutenzione straordinaria.

Come anticipato da Il Messaggero, l’affidamento sarà di dieci anni, ovvero due cicli olimpici (otto anni), con possibilità di rinnovo di altri due. Inizialmente le utenze, 45 mila euro al mese, sarebbero dovute cadere in capo al Comune come avviene ora. Per la minoranza sarebbe stata una follia, ma anche la discussione in maggioranza ha fatto cambiare rotta: adesso sarebbero a carico della Fin. Ci sarà inoltre un canone annuo di 12 mila euro, che però non sembra adeguato nemmeno ad alcuni pezzi della coalizione guidata da Arena.

Dieci giorni di gloria: la lega europea a dicembre ha ufficializzato l’assegnazione dei campionati europei a Roma, dall’11 al 21 agosto 2022. Arena proprio il 12 dicembre ha scritto alla Fin - più o meno nei giorni in cui veniva ufficializzata la spesa in perdita per le utenze - chiedendo di «esaminare la possibilità di istituire nella piscina comunale di Viterbo un centro federale in grado di garantire il pieno utilizzo di un impianto che può essere inserito tra i primi del Lazio per dimensioni e potenzialità».

Poi la richiesta diretta: «La vicinanza alla Capitale può essere un notevole valore aggiunto – scrive Arena - anche in relazione alla recente assegnazione a Roma della 36esima edizione degli europei di nuoto e della condivisibile politica di utilizzo degli impianti esistenti senza costruzione di nuovi». Il che per il sindaco rende «opportuno e urgente l’avvio di una ipotesi di piena collaborazione tra il Comune e la Fin, chiamata al difficile compito di contemperare le esigenze organizzative con la necessità di ottimizzare i costi da sostenere». La gare già ospitate inoltre rendono l’impianto «in grado di assolvere a quanto richiesto da un centro federale in termini di messa a disposizione di idonee strutture per la preparazione delle squadre nazionali, per lo svolgimento delle attività agonistiche delle società sportive e di manifestazioni anche di carattere internazionale».

A stretto giro, il 16 dicembre, la risposta dalla presidenza della Fin, che accetta di discuterne. Infatti si «conferma la disponibilità ad approfondire la richiesta, tenuto anche conto del possibile utilizzo dell’impianto quale possibile supporto della prossima edizione degli europei di nuoto». Un po' troppi "possibile". La federazione resta a disposizione «per analizzare il testo di una convenzione che disciplini gli aspetti tecnici e amministrativi necessari per l’eventuale affidamento richiesto». Che però va, o dovrebbe, approvato dal consiglio.
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