Omicidio Angeletti, chiesti 23 anni: il killer ha già risarcito, in parte, la famiglia del professore

Tribunale di Roma
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 18 Novembre 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Omicidio Angeletti, il killer ha già risarcito, in parte, la famiglia del professore. E’ anche questo uno dei motivi che ieri mattina ha spinto il pm Alessandro Gentili a chiedere 23 anni e non la pena dell’ergastolo per il 69enne di Pavia.

«Ritengo l’imputato meritevole delle attenuanti generiche. Non ha precedenti e durante le fasi dell’indagine ha collaborato con le forze dell’ordine nella ricerca dell'arma del delitto». L’offerta risarcitoria per la famiglia e la scelta processuale di accettare una produzione integrale hanno fatto il resto. Claudio Cesaris non solo avrebbe aiutato i carabinieri a setacciare le spiagge dove aveva gettato l’arma, mai più ritrovato, ma durante l’interrogatorio davanti al gip avrebbe ammesso la responsabilità dell’omicidio.

«E’ stato lo stesso Cesaris a dire al giudice di aver ucciso il professore per rabbia. Secondo quanto riferito aveva utilizzato un’espressione volgare per parlare della donna. Fatto che non è provato e che non cambia i fatti». Il risarcimento invece sarebbe stato un gesto volontario che comunque dovrà essere integrato quando la Corte d'Assise stabilirà l'importo della provvisionale per ciascuna delle parti civili. 
La sentenza è prevista per il 13 febbraio, giorno in cui ci sarà anche la discussione della difesa.

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