Reddito dei commercialisti in crescita con l'effetto bonus: +10% in un anno

Reddito dei commercialisti in crescita con l'effetto bonus: +10% in un anno
di Luca Telli
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 19:08

Redditi e volumi d’affari dei commercialisti, nel viterbese incremento annuo maggiore rispetto alla media regionale e nazionale. È quanto emerge dalle dichiarazioni 2022 (su 2021) presentate dai professionisti. Nel dettaglio, la crescita sul 2020 è stata del 10% per i redditi, da 38mila a quasi 42, e del 20% per il volume d’affari, da 62mila a 74. Un mini boom che va ricercato nella lunga sequela di bonus( dal 110% in poi), decisi dal governo come strumento di rilancio economico dopo la prima fase della pandemia per l’ottenimento dei quali è centrale la figura di un commercialista, e dall’aumento del numero di partite iva, dove un professionista contabile è altresì necessario per fiscalità e tributi.

«Dal Covid in poi i commercialisti hanno avuto un ruolo di filtro tra gli strumenti del governo, i cittadini e le imprese. Questi numeri sono segnale positivo per tutti – spiega Stefano Distilli, presidente di cassa dottori commercialisti - possono essere interpretati come il sintomo di una forte dinamismo dell’economia viterbese che non solo tiene ma rilancia».

Insieme ai redditi cresce anche il numero dei nuovi iscritti under 40. «C’è un più forte interesse verso la professione», aggiunge Distilli; più attrattiva nel viterbese che nel resto del Lazio e del Paese. I giovani infatti rappresentano il 27%, una percentuale maggiore sia rispetto alla media regionale (18%) sia a quella nazionale (21%). E ancora, il numero di iscritti sotto i 40 anni della provincia di Viterbo è tendenzialmente in crescita, mentre il totale dei giovani professionisti laziali e italiani è in calo rispettivamente del 5% e del 2,6%.

C’è poi un capitolo donne: il numero delle quali è del 36%, un valore maggiore in confronto a quello nazionale (33%) e regionale (30%).

Cresciuta, in parte, grazie all’effetto bonus esiste però la possibilità di una contrazione una volta che i rubinetti saranno chiusi. «Non è matematica ma un’opzione da mettere sul tavolo – continua Distilli – per questo stiamo lavorando come cassa per orientare gli iscritti verso quella che potrebbe essere il futuro della professione: evoluzione, innovazione e consolidamento saranno le parole chiavi dei prossimi anni».

Un piano, in proposito, è già stato adottato.

Spiega ancora: «L’adozione di misure sempre più efficaci a supporto della crescita professionale della categoria è uno dei pilastri della nostra mission – conclude Distilli–. I dati della provincia di Viterbo poi confermano come sia opportuno che gli investimenti dell’Ente in politiche di welfare ‘strategico’, siano indirizzati in particolare a supporto della componente femminile e a favorire l’accesso dei giovani alla professione»

C’è tuttavia un dato in controtendenza,  nonostante il balzo in avanti il reddito medio annuo degli iscritti viterbesi è inferiore di oltre il 40% rispetto a quello registrato a livello nazionale, che nelle dichiarazioni 2022 è pari a oltre 74mila euro.

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