Poggino, nuove opere già nel degrado. Il caso di via dell'Industria

Poggino, nuove opere già nel degrado. Il caso di via dell'Industria
di Simone Lupino
3 Minuti di Lettura
Martedì 8 Agosto 2023, 05:20

Opere nuove del Comune già nel degrado. All’imbocco della zona artigianale di Viterbo, al Poggino, è quasi terminato il primo lotto di lavori per la sistemazione di via dell’Industria per un importo di circa 175mila euro. Il cantiere iniziato a dicembre 2021 prevedeva la creazione di alcuni posti auto e l’installazione di pensiline per la produzione di energia fotovoltaica. Un intervento che nei piani di palazzo dei Priori doveva servire anche a migliorare l’immagine della zona artigianale di Viterbo, visto che da qui transitano i clienti di importanti aziende locali. L’attesa è stata lunga e ha causato non pochi disagi.

Ci sono voluti due anni e mezzo per arrivare a vedere l’opera quasi ultimata (resta chiusa per il momento ancora la parte delle pensiline).

Per questo il risultato finale ha lasciato un po’ tutti sorpresi. Sui lavori in sé nulla da dire. A suscitare proteste è semmai lo stato di abbandono in cui versa la parte già fruibile della grande isola spartitraffico: “E’ inaccettabile che un cantiere ultimato venga riaperto in queste condizioni”, esclama il titolare di una attività artigianale.

Erbacce e sabbia ovunque. La vegetazione cresce rigogliosa in particolare in prossimità dell’incrocio con via Mainella, dove il progetto prevede solo con uno strato ghiaia. In assenza di manutenzione si è sviluppata subito una sorta di piccola foresta urbana. Erbacce che superano quasi in altezza anche le nuove piante messe qui a dimora. Ma non finisce qui. La ghiaia ha causato anche l’occlusione di tutte le caditoie che dovevano servire a evitare gli allagamenti della strada, un fenomeno tipo del Poggino in caso di pioggia. Invece i tombini si presentano tutti ostruiti. E infatti bastano due gocce d’acqua e si forma un fiume.

Da segnalare problemi anche per il parcheggio, mancano infatti i cartelli e non ci sono le strisce pedonali, attraversare la strada a piedi è un vero pericolo. L’area è stata infine delimitata con alcuni paletti catarifrangenti fissati a terra, ma uno è stato già abbattuto, presumibilmente da una vettura. Facile immaginare che non sarà l’unico a fare quella fine. Altri paletti giacciono a terra, nella parte del cantiere dove si trovano le pensiline, in attesa di essere montati. In teoria però chiunque potrebbe prenderli e portarli via perché la recinzione è bassa e in parte è caduta.

Intanto i lavori per l’asse dell’industria dovrebbero proseguire con il secondo stralcio, nel tratto tra via Mainella e via dell’Agricoltura. Per il momento predisposta solo una parte della recinzione del nuovo cantiere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA