Medici di base, record negativo: nel Viterbese le zone carenti arrivano a 58

Medici di base, record negativo: nel Viterbese le zone carenti arrivano a 58
di Federica Lupino
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Lunedì 7 Agosto 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:39

A giugno del 2022 erano 53. A oggi, poco più di un anno dopo, sono salite a 58. Tante, tantissime le zone carenti di medici di famiglia nel Viterbese. “Un numero record!”, chiosa Michele Fiore, segretario provinciale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale. Nel Lazio, fatta eccezione per Roma, è la Tuscia quella messa peggio visto che i numeri altrove sono più bassi: 31 le zone scoperte a Frosinone, 53 a Latina, 30 a Rieti. A certificarlo è la Regione che lancia l’ennesimo bando per la copertura degli ambulatori vuoti.

L’area del Viterbese messa peggio è quella del distretto A che ruota intorno a Montefiascone. Qui le caselle rimaste scoperte sono quasi la metà di quelle mancanti in tutta la provincia, ovvero 26. Di queste, 5 gli ambulatori con obbligo di apertura: si trovano rispettivamente a Castiglione in Teverina, Tarquinia, Tuscania, Tessennano e Graffignano. Due su 5 sono quindi nella Teverina, zona particolarmente sofferente in questo momento.

Sono invece 11 le zone carenti nel distretto B che fa capo al capoluogo. In questo caso, l’obbligo di apertura è previsto per due ambulatori nel comune di Viterbo, uno rispettivamente a Soriano nel Cimino e a Vitorchiano.

Infine, il distretto C con capofila Ronciglione. Qui si trovano le restanti 21 zone carenti con ben 9 obblighi di apertura, un ambulatorio per ciascuno dei seguenti comuni: Capranica, Nepi, Gallese, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Monterosi, Ronciglione, Sutri, Vallerano.

Come presentare domanda? La Regione spiega che “le attribuzioni per graduatoria sono assegnate ai medici in base alla graduatoria unica regionale valida per l’anno 2023.

I medici aspiranti al conferimento dell’incarico, entro il termine perentorio di venti giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione dell’avviso, devono presentare la domanda indicando le eventuali località carenti per le quali intendono concorrere”.

La Fimmg ormai da anni denuncia la carenza di medici di famiglia. Il 2022 si era chiuso con un record tutto al negativo: erano scesi poco sotto i 200, mai così pochi dall’istituzione della figura sanitaria più prossima alle famiglie. Le previsioni dal sindacato per il 2023 sono peggiori: molti camici bianchi andranno in pensione perché hanno raggiunto i 70 anni. Altri, che avrebbero già dovuto appendere il camice al chiodo per aver raggiunto la soglia anagrafica e che invece hanno continuato a prestare servizio in deroga e con incarichi temporanei, sono scaduto tra giugno e luglio. L’anno in corso rischia di chiudere con all’attivo circa 170 medici di base.

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