Fino al 5 novembre riapre al pubblico l’isola Bisentina. Nel 2022, per la prima volta dopo 17 anni, a luglio la perla del lago di Bolsena era tornata visitabile. Merito dei nuovi proprietari, la Fondazione Luigi Rovati, che ha investito nel sito, addomesticando la vegetazione e restaurando dove possibile. Per un adulto il costo complessivo è di 44 euro, quota che comprende 24 per la visita guidata dell'isola con guida turistica abilitata dalla Regione Lazio e 20 per il viaggio in battello con partenza dai porti di Bolsena e Capodimonte. Sconti previsti per bambini, ragazzi fino ai 15 anni e gruppi.
Per la prima volta, adesso è accessibile la celebre Malta dei Papi, ubicata sotto il monte Tabor, il punto più alto dell’isola, e citata da Dante nel Paradiso (canto IX) come carcere perpetuo. Si tratta di un profondo cunicolo scavato nel tufo alla cui estremità c’è una camera ipogea di circa 6 metri e al cui centro è ubicato un pozzo, sopra il quale vi è un’apertura circolare che serviva per la raccolta di acqua. Che questa struttura fosse in epoca romana usata come cisterna lo rivela l’intonaco impermeabile trovato sulle mura delle pareti interne, ma la sua origine è probabilmente molto più antica e legata alle acque sorgive termali che scorrono sotto di essa.
Sofia Elena Rovati, direttrice del progetto di apertura dell’isola dal 2022, illustra nuovi percorsi per i visitatori: “Oltre che godere delle bellezze architettoniche e naturalistiche di questo museo a cielo aperto, il visitatore è invitato a vestire i panni di esploratore e partecipare alla scoperta della Malta e del suo significato profondo”.
L’opera di restauro dei siti presenti è stata avviata da parte della famiglia Rovati – attuale proprietaria – e si concentra al momento soprattutto sulla grande chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo nei pressi della darsena liberty.
Quest’anno sono presenti due nuovi progetto site specific: “Fondere una roccia” dell’artista Unurgent Argilla, che ritrae l’isola attraverso uno studio e trasformazione delle sue rocce vulcaniche. Una composizione di tre vasi rotondi, frammenti e tavole di studio dei materiali scavati porta in luce l’identità materica, geologica e sentimentale dell’isola. I tre vasi sono esposti nei pressi della cappella sul monte Tabor. Il secondo progetto consiste nella installazione sonora “Celestia”, composta dal maestro Roberto Cacciapaglia, in una versione speciale destinata a questo luogo fascinoso. La musica accoglie il visitatore all’interno della Malta dei Papi, donandole un significato rinnovato.