Pur di vincere si ricorre ai gesti più incredibili a volte. Un rito scaramantico e popolare per scacciare la negatività è stato messo in cantiere nella Flaminia Civita Castellana domenica pomeriggio. Ci si può credere o meno ma ha funzionato, a quanto pare. Prima della gara contro l’Ischia è stato gettato del sale grosso sul manto erboso del Madami. I rossoblù, guarda caso, hanno vinto per 2-1 contro i campani, al termine di una gara molto tirata, dopo oltre due mesi.
La vittoria infatti mancava dalla partita interna contro l’Anzio di metà novembre per 2-0. Poi sono arrivati prima gli infortuni a raffica e dopo cinque pareggi di fila, nonostante le buone prestazione e non a caso sono stati centrati anche cinque volte i legni delle porte avversarie. È cosi si è ripetuto un rito scaramantico che già aveva avuto un precedente in prima categoria nella stagione 1970/71. Si è replicato in pratica quello che già avevano sperimentato in altri tempi la Roma di Liedholm, Trapattoni alla Juventus e Anconetani presidente del Pisa, tanto per citarne alcuni che non ci hanno pensato due volte quando si è trattato di applicare gesti scaramantici per evitare una sconfitta.
Lo stesso gesto c’è stato in Brasile in occasione dello scontro salvezza Santos-Gremio. Come dire che tutto il mondo è paese.
«Ripetiamolo», è stata l’unica nota uscita dal gruppo dello staff tecnico e societario al termine della partita. È vero che sono tornati i tre punti portati via con molta determinazione, ma non si è fermata la striscia degli infortuni. In infermeria sono presenti sette giocatori: Lorusso, Mattia, Fumanti, Sirbu, Penchini, Pericolini e Perez, giocatori che non si possono regalare a nessuno. Allarga le braccia Nofri: «Certo è un bel problema – ha commentato – vedremo con la società se è il caso di cercare qualche altro elemento per rinforzare la rosa. Quanto alla gara devo ringraziare i ragazzi per l’impegno e la voglia di combattere che hanno messo in campo. Prendiamoci questa vittoria che ci permette di riprendere fiato»