In scena ieri – non al teatro romano, ma a Palazzo dei Priori – sono andati il sindaco Leonardo Michelini e l’assessore alla Cultura Giacomo Barelli. Alle 12,28 si sono affacciati al volo esordendo così: «La conferenza stampa è rinviata a domani», anche se la conferma ufficiale non arriverà mai.
Meno di due minuti dopo sindaco e assessore avrebbero dovuto presentare un paio di spettacoli niente male a Ferento, uno dei quali tra appena due giorni. Michele Placido, Alessandro Haber e Lunetta Savino dovrebbero salire sul palco con “Omaggio a Gaber. Secondo me gli italiani”, per la regia di Raffaello Fusaro, su musiche di Luigi Gentile e Giampiero Lattanzi.
Sabato 10 invece sarebbe la volta del concerto di Angelo Branduardi.
Adesso sono tutti in pausa. Il retroscena? Ieri mattina Barelli si è presentato in giunta spiegando che i due spettacoli alla cassa fanno 38 mila euro. Michelini invece pensava di cavarsela con molto meno. Decisione dell’ultimo secondo: spiegazione volante ai cronisti in attesa senza possibilità di replica.
Nell’operazione è coinvolta anche Patrizia Natale col Consorzio teatro Tuscia, che apparecchia ogni anno il cartellone di Ferento per la Provincia. Non può non confermare: «Purtroppo c’è il problema del patto di stabilità, ora vediamo se si può fare qualcosa». Ma non era meglio verificare prima di fare i cartelloni? «Questo non deve chiederlo a me». Sipario.
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