Enerpetroli e Orsolini, quanto guadagnano i colossi dell'economia della Tuscia: storia, segreti del successo e progetti

La fede di Enerpetroli
di Federica Lupino
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 18:20

Commercio e ceramica, edilizia e alimentare. Sono questi i pilastri su cui poggia l’economia locale e, di conseguenza, la ricchezza del territorio. A scattare l’istantanea delle migliori realtà imprenditoriali della Tuscia è Reportaziende.it. L’impresa dal maggior fatturato è, con poco più di 256 milioni, l’Enerpetroli di Viterbo, che si occupa di commercio all’ingrosso di combustibili. In seconda posizione la Orsolini Amedeo Spa di Vignanello leader nel commercio al dettaglio di materiali da costruzione, ceramiche e piastrelle con 168,5 milioni di euro. Segue la Palomar (commercio al dettaglio di calzature e accessori), con sede sempre nel capoluogo e poco più di 100 milioni di euro. In quarta e quinta posizione l’alimentare: la parte commerciale con la Mancinelli Spa di Viterbo (73 milioni) e quella trasformativa/conservativa con la Stelliferi&Viconuts Spa di Ronciglione (poco più di 71milioni).

Se si guarda alla classifica per crescita (aumento del fatturato nel 2021 rispetto al 2020) al primo posto c’è la Pacchiarotti srl di Grotte di Castro, impresa edile che in appena un anno è passata da circa 705mila euro di fatturato a poco più di 6 milioni (+757%). Crescita record anche per la Uniko Srl di Orte, anch’essa azienda attiva nell’edilizia, con un più 549% (da 1,6 milioni a 10,4 milioni). Terza la Flli Koci srl di Viterbo (attività non specializzate di lavori edili) che sale a quasi 4 milioni di fatturato contro i precedenti 891mila (incremento percentuale del 341%).

ENERPETROLI SRL

L’azienda nasce nei primi anni ‘40 quando Emilio Malè avvia la commercializzazione di carburanti nel primo deposito via Baracca, distrutto dai bombardamenti nel 1944 e ricollocato nell’attuale sede di via Garbini. L’attività ora è guidata da Aldo, figlio del fondatore e coinvolge la terza generazione della famiglia. Conta 65 dipendenti, un indotto di altri 100 lavoratori ed è presente nel Lazio, Umbria e bassa Toscana. Il fatturato del 2022 è quasi raddoppiato rispetto al 2020: “È il nostro anno migliore, sia come risultato economico che come volumi di vendita. Oltre a consolidare l’attività dei 130 distributori carburanti – spiega l’amministratore Aldo Malè - abbiamo ripreso la commercializzazione dei prodotti petroliferi anche sul canale extrarete (gasolio agricolo, riscaldamento, autotrazione e lubrificanti)”. Molti i progetti per il futuro: “Stiamo continuando a rafforzare la rete dei distributori con il potenziamento con i prodotti gpl e metano, oltre allo stringere partnership per l’installazione di colonnine elettriche.

Stiamo anche partecipando ad un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano”, annuncia. Il motivo di orgoglio più grande? Per Malè “è dare lavoro a tante persone, alcune delle quali sono con noi da oltre 40 anni. La nostra – sottolinea - è una famiglia e la nostra azienda la casa in cui ognuno, facendo la sua parte, contribuisce rendendola più forte e visibile”.

ORSOLINI AMEDEO SPA

Era il 1880 quando Pacifico Orsolini apre a Vignanello il primo stabilimento di quello che oggi è diventato un colosso. Sulla sua tomba, la fine dell’epitaffio recita: “Uomo di onestà indissoluta, dedico a larghi commerci”. Ora l’azienda è guidata dall’amministratore Rino Orsolini, quarta generazione. “La quinta sta prendendo le redini. La nostra forza sono i figli, molto più bravi di noi”, sottolinea. Presente nel Lazio, Umbria, Bassa Toscana, Lombardia, Abruzzo e Molise, conta circa 550 dipendenti e con l’indotto dà lavoro a un ulteriore migliaio di persone. “La nostra – sottolinea Rino Orsolini – è una grande responsabilità sociale sul territorio. Ne siamo consapevoli: la più grande soddisfazione sono i nostri dipendenti, molti li conosco per nome e cognome. Loro sono le nostre fondamenta: le aziende sono fatte dagli uomini, dentro i capannoni ci vuole cuore. E io sono molto, molto vicino ad ognuno di loro”. Nel biennio 2020-2022 anche la Orsolini ha raddoppiato il fatturato. Il segreto? “Sono tanti. Abbiamo aperto – spiega l’amministratore – altri otto centri sparsi per l’Italia tra sale mostre e magazzini, oltre a una 40ina di depositi. Abbiamo investito su marketing e pubblicità, diventando sponsor di Lazio, Roma, Frosinone e Ternana. Poi, ci sono i bonus: quello del 50% di sconto in fattura, terminato il 16 febbraio, e il 110 che finisce in questi giorni”. Per il futuro, Orsolini continuerà a investire sul personale: “Solo nel 2023 abbiamo fatto 40mila ore di formazione e proseguiremo. Vorremmo crescere in un 2024 abbastanza incerto anche con nuove aperture”. Intanto, a livello nazionale l’azienda è diventata la terza come fatturato nell’edilizia e la quinta nella termoidraulica.

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