L’iniziativa è ospitata dalla palestra della parrocchia della Sacra famiglia. Non proprio all’insegna del porgi l’altra guancia, ma di questi tempi può tornare utile. Cos’è il Krav Maga? «La disciplina – dice il coordinatore provinciale per la federazione, Carlo Mancini - nasce in Israele negli anni ’50. Un momento storico in cui gli Stati vicini non erano molto amichevoli, anzi. C’era da rendere operativi uomini e donne, formarli nel corpo a corpo. Specialmente le donne». E Krav Maga significa proprio combattimento corpo a corpo. Non è una disciplina sportiva per via di alcuni colpi “proibiti”. Ma in situazioni reali, di strada, può servire. È una disciplina non solo di difesa. «Ma non insegniamo certo ad attaccare. Facciamo anche dei corsi antibullismo per i bambini. Da un contesto bellico militare, la disciplina si può infatti calare bene in quello civile: le tecniche sono semplici, in poco tempo si può essere messi nella condizione di difendersi in una situazione reale. Sono proprio queste che ricreiamo oggi durante le lezioni».
Non a caso, per quelle gratuite, è stato scelto l’8 marzo. «Visto i fatti di cronaca – conclude Mancini - ci sembrava giusto fare qualcosa, nel nostro piccolo. A volte non si ha il tempo di chiamare subito le forze dell’ordine. E se in quel momento riesci a difenderti da solo, può fare la differenza tra la vita e la morte, tra il salvare o meno una persona cara. Vogliamo solo dare una possibilità a tutti in caso di emergenza». Oggi tocca alle donne: gentil sesso sì, ma mica debole.