Cantiere infinito alla stazione di Tarquinia, disagi e proteste

Cantiere infinito alla stazione di Tarquinia, disagi e proteste
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Venerdì 1 Novembre 2019, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 13:42
Stazione ferroviaria di Tarquinia off limits per i disabili. Ascensori mai entrati in funzione e lavori infiniti nel passaggio sotterraneo che permette il collegamento pedonale con i binari esterni. Non bastasse: bagni serrati e inutilizzabili. Per i pendolari, una situazione che va avanti da anni: da quando il cantiere dei lavori di ristrutturazione è stato chiuso lasciando l'opera a metà. Già nello scorso mese di giugno la questione era stata sollevata da parte del Codacons con una diffida ad adempiere entro 30 giorni inviata al Gruppo ferrovie italiane e al sindaco Alessandro Giulivi.

Nel documento, insieme alla piena fruibilità dei servizi, si chiedeva la messa in sicurezza della scala che dà accesso al sottopassaggio. Inoltre, era stato chiesto alle Ferrovie di poter visionare gli atti di fornitura di appalto dei lavori di ristrutturazione e quelli relativi alla fornitura degli ascensori, per valutare la possibilità di eventuali danni commessi e di danni all'erario. Parole rimaste lettera morta a quattro mesi dalla comunicazione.

Capire le ragioni di uno stop così prolungato è quello che chiedono i pendolari. «Le prime segnalazioni sono del 2017, rispetto a quei mesi la situazione è migliorata ma abbandono e degrado restano. C'è un cantiere perenne, mancano i servizi e la biglietteria funziona a metà. Per noi, che ogni giorno ci confrontiamo con questa realtà, è un problema fastidioso ma peggiore è l'immagine che si restituisce ai turisti. Si parla del rilancio di Tarquinia invece sembra si voglia far di tutto per tenerli lontani».

Il Comune non è rimasto a guardare. Nelle settimane scorse Giulivi ha inviato una lettera ai vertici di Ferrovie italiane per chiedere un incontro e avere spiegazioni sullo stato delle cose. «Ci rendiamo conto del disagio che vivono i pendolari. È interesse di tutti che la situazione si sblocchi e venga normalizzata» spiega il vicesindaco Luigi Serafini.
 
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