Picchia e molesta la sorella, arrestato 30enne della provincia di Viterbo. Un’altra storia di violenza di genere. Il copione è tristemente lo stesso in cui l’orco si annida in casa. L’uomo, difeso dall’avvocato Remigio Sicilia, martedì pomeriggio è stato trasferito dai carabinieri nel carcere viterbese di Mammagialla dopo che il gip, Rita Cialoni, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e maltrattamenti sulla sorella appena ventenne.
Secondo quanto ricostruito in fase d’indagine, tutto sarebbe iniziato tempo fa: il fratello più grande avrebbe iniziato ad avere attenzioni morbose per la sorella più piccola, di cui omettiamo ogni particolare che possa identificarla per proteggerla. L’interesse si è trasformato dopo poco tempo in azioni moleste: palpeggiamenti e carezze indesiderate.
Atteggiamenti ripetuti e continuativi nel tempo tanto che la ragazza, sempre più disperata per quegli abusi che avvenivano tra le mura domestiche, quest’estate ha chiesto aiuto a un centro anti-violenza della provincia. Una telefonata disperata nella quale si è riversato tutto il suo dolore. Qui, grazie alla tutela fornita dalle volontarie e dagli avvocati della struttura, la ragazza è riuscita a raccontare l’incubo che da mesi stava vivendo nella sua casa ad opera del fratello.
Martedì pomeriggio sotto la sua residenza sono confluite diverse pattuglie per la notifica dell’ordinanza e per evitare problemi. La ragazza nel frattempo è stata già ascoltata dalla Procura, ha già ripercorso le violenze e i maltrattamenti subiti, e per il momento non dovrà presentarsi ancora in Tribunale.