Botte e abusi sulla sorella: in carcere

Botte e abusi sulla sorella: in carcere
di Maria Letizia Riganelli
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:05

Picchia e molesta la sorella, arrestato 30enne della provincia di Viterbo. Un’altra storia di violenza di genere. Il copione è tristemente lo stesso in cui l’orco si annida in casa. L’uomo, difeso dall’avvocato Remigio Sicilia, martedì pomeriggio è stato trasferito dai carabinieri nel carcere viterbese di Mammagialla dopo che il gip, Rita Cialoni, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e maltrattamenti sulla sorella appena ventenne. 

Secondo quanto ricostruito in fase d’indagine, tutto sarebbe iniziato tempo fa: il fratello più grande avrebbe iniziato ad avere attenzioni morbose per la sorella più piccola, di cui omettiamo ogni particolare che possa identificarla per proteggerla. L’interesse si è trasformato dopo poco tempo in azioni moleste: palpeggiamenti e carezze indesiderate.

Atteggiamenti ripetuti e continuativi nel tempo tanto che la ragazza, sempre più disperata per quegli abusi che avvenivano tra le mura domestiche, quest’estate ha chiesto aiuto a un centro anti-violenza della provincia. Una telefonata disperata nella quale si è riversato tutto il suo dolore. Qui, grazie alla tutela fornita dalle volontarie e dagli avvocati della struttura, la ragazza è riuscita a raccontare l’incubo che da mesi stava vivendo nella sua casa ad opera del fratello.

Ed è stato grazie al lavoro del centro che la ragazza è riuscita a trovare il coraggio di presentare denuncia ai carabinieri. I militari hanno informato la Procura che ha aperto un fascicolo a carico del fratello. La ragazza al momento si trova in un luogo sicuro, fuori dal territorio viterbese dove potrà ricominciare a costruirsi una vita. La decisione di trasferirla il più lontano possibile dalla zona in cui risiedeva con il fratello e il padre, è stata dettata anche dal fatto che l’indagato, il fratello, è un uomo noto alle forze dell’ordine e che poteva tentare di ricontattarla o fare irruzione nella nuova residenza. Il trentenne infatti ha diversi precedenti per possesso di sostanza stupefacente ed è molto conosciuto dalle forze dell’ordine.

Martedì pomeriggio sotto la sua residenza sono confluite diverse pattuglie per la notifica dell’ordinanza e per evitare problemi. La ragazza nel frattempo è stata già ascoltata dalla Procura, ha già ripercorso le violenze e i maltrattamenti subiti, e per il momento non dovrà presentarsi ancora in Tribunale.

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