Bilancio, puntano tutti al massimo: in arrivo 15 emendamenti per gruppo. Le date del consiglio

Il nuovo limite era stato imposto dal commissario Antonella Scolamiero prima dell'insediamento della sindaca Frontini

Bilancio, puntano tutti al massimo: in arrivo 15 emendamenti per gruppo. Le date del consiglio
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 2 Aprile 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 18:29

Fino a qualche mese fa, in occasione del bilancio, si poteva dire tranquillamente «pioggia di emendamenti da parte dell’opposizione». Adesso, al massimo, sarà una pioggerella. Perché il tempo dell’ostruzionismo è finito con la modifica al regolamento apportata dal commissario Antonella Scolamiero prima dell’insediamento della sindaca Chiara Frontini. Ma puntano tutti al massimo consentito: 15 per gruppo.

Le date del consiglio comunale in sessione di bilancio: mercoledì alle 15,30 con termine alle 20 e giovedì dalle 9,30 fino al termine della discussione. E poi ancora il 13 aprile dalle 9,30 alle 20 e il 14 dalle 10,30 fino al termine dei lavori su emendamenti e votazione finale. I partiti giocano tutti a nascondino. «Stiamo preparando gli emendamenti - dice la capogruppo di FdI, Laura Allegrini - e ne faremo 15, il massimo consentito dopo che il commissario ha cambiato il regolamento». Su cosa? «Ancora non lo diciamo». Luisa Ciambella, Viterbo la splendida: «Ne faremo 15 - spiega - abbiamo fatto una prima riunione con il gruppo perché sono pochi: ne abbiamo una trentina e dobbiamo confrontarci di nuovo per scremarli».

Tra i temi «scuola e sociale sicuramente».

La Lega deve riunirsi, anche insieme a Elpidio Micci di Viterbo cresce, per non sovrapporsi con gli argomenti. «Ci coordineremo - spiega Andrea Micci - con lui ma anche con il resto dell’opposizione, per non fare doppioni». I loro emendamenti toccheranno «lavori pubblici, strade, perché ci sono interventi che possono essere fatti subito. Poi turismo, servizi sociali, visto che sono stati tagliati i fondi. E le frazioni, lasciate completamente scoperte, non va bene».

Il capogruppo del Pd Alvaro Ricci non pensa a «emendamenti tanto per farli: vogliamo sopperire su cose importanti. Sarà un lavoro a favore della città e non contro qualcuno. Non sono strumentali, quindi ci auguriamo che la maggioranza ne accolga almeno qualcuno». Ma 15 sono pochini. «Secondo me - conclude il dem - andavano parametrati al numero dei consiglieri».

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