Arlena, arriva l'impianto che ricicla i rifiuti del mare. Al Comune 15 milioni e un nuovo asilo

Arlena, arriva l'impianto che ricicla i rifiuti del mare. Al Comune 15 milioni e un nuovo asilo
di Simone Lupino
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Gennaio 2023, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 18:24

Un tesoro dal mare per il Comune di Arlena di Castro: ben 15 milioni di euro. Non siamo sul litorale. Ma è qui nell'entroterra della Tuscia che una società privata – Med Sea Litter Italia, la cui sede legale si trova a Viterbo - ha chiesto di realizzare una piattaforma per il trattamento (recupero e riciclo) di rifiuti provenienti dal mare e dalle spiagge. Plastica soprattutto. Annesso alla struttura un sito di stoccaggio per lo scarto: una discarica di servizio con una volumetria di 800mila metri cubi circa. Nascerà in una ex cava in disuso, in località Banditella.

A giorni è attesa la pubblicazione del decreto regionale che autorizza il progetto, ma a novembre l’istanza ha già superato positivamente la conferenza dei servizi per la compatibilità ambientale. Ok di Comune, Provincia e di tutti i settori della Regione. No invece dalla Soprintendenza, ma l’area non è vincolata. Per cui si tratta solo di attendere l’ufficialità.

Quindici milioni di euro è il contributo che il Comune di Arlena ha ottenuto dalla società proponente come indennizzo: 600 mila euro l’anno per 25 anni, tanti quanti sono previsti nella convenzione approvata due anni fa dal parlamentino locale e richiamata nella delibera di consiglio del 21 aprile 2022 di "non contrarietà al progetto". Nessuno contrario. Una cifra enorme per il bilancio di qualsiasi Comune. Figurarsi per un paese di 800 anime.

Il Comune ha ottenuto anche la costruzione di un nuovo asilo - l’attuale verrà delocalizzato – spese sempre a carico del proponente, incluso l’acquisto dei terreni. C’è l’impegno poi a coinvolgere le imprese locali per la costruzione e personale (prima e dopo).

Si parla di decine di nuovi posti. Due persone adibite al controllo del materiale in entrata. “Le risorse economiche che potranno derivare dalla realizzazione di un impianto di tale natura rappresenteranno per l’ente una importante opportunità per le casse comunali con enormi benefici per l’intera comunità, sotto forma di "oneri concessori, royalty, indennità di disagio ambientale, infrastrutture e ricadute occupazionali".

Un nuovo impianto rifiuti della Tuscia? Qualcuno sicuramente storcerà il naso. Ma l’istanza ha superato tutte le valutazioni. Una “piattaforma innovativa” viene definita: recupero e riciclo rifiuti provenienti dal mare e dalla spiaggia, più una quota da impianti di trattamento. Ma sempre plastica. Costo 22 milioni. Capacità: 60mila tonnellate/anno.

Perché Arlena? Decisiva la presenza della ex cava, come spiega la società negli atti: “La necessità di poter disporre di uno stoccaggio definitivo delle frazioni non riciclabili contenute nei rifiuti trattati è legata alla stessa fattibilità del proposto intervento. Infatti, è ben nota la problematicità connessa con la ricerca di discariche disponibili a ricevere rifiuti, soprattutto in ambito regionale”. Durata dell’impianto 21 anni. Poi scatterò il recupero ambientale.

E i rifiuti da dove arrivano? Pescati dal mare o raccolti dalle spiagge. Il progetto punta a promuovere intese con il sistema della pesca, con il mondo ambientalista al fine di effettuare la raccolta e l’avvio al recupero di tale tipologia di rifiuto. Previsto un contributo di 80 euro per ogni tonnellata raccolta. Il progetto è stato ammesso a bando Pnrr del Mite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA