I Sansoni dai social al teatro per raccontare la generazione del "Sogno a tempo determinato"

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Dopo il lavoro, anche i sogni diventano "A tempo determinato". Una frase che riassume una generazione, quella dei 30enni italiani di oggi e che dà il titolo al nuovo spettacolo di "I Sansoni". I due fratelli palermitani, Federico e Fabrizio Sansone, dopo aver conquistato Instagram con i loro video comici (hanno oltre 400k sul social), da qualche anno sono saliti anche sul palcoscenico: prima nel 2018 con il successo "Fratelli, ma non troppo!" e ora con "Sogno a tempo determinato" la cui turnée nei teatri di tutta Italia terminerà il 24 febbraio. 

La sfida di diventare adulti in Italia 

«Con "Sogno a tempo determinato" raccontiamo le difficoltà che vediamo intorno a noi, o che viviamo in prima persona ma sempre in chiave comica. A volte riderci su aiuta a capire meglio cosa accade, a trovare una soluzione anche a problemi che ci sembrano irrisolvibili» spiega Fabrizio, il maggiore del duo comico, che ha 31 anni. 

Il copione fonde le avventure di due fratelli e snocciola tante situazioni fin troppo note ai ragazzi di oggi: l'impossibilità di lasciare casa dei genitori, di trovare un lavoro a tempo indeterminato, i prezzi alle stelle dei biglietti per tornare al sud durante le feste, i colloqui di lavoro assurdi. Le piccole e grandi sfide di diventare adulti in un'Italia da cui sempre più giovani scelgono di scappare.

Ma lo fa senza banalità, andando oltre i luoghi comuni, con una risata a volte amara ma senza mai piangersi addosso,anzi. L'intento dei due fratelli- comici-attori è proprio quello di porre una domanda, di cercare, come in una riflessione collettiva, una via di uscita: «Riderci su significa anche questo: non arrendersi, non perdere la speranza».

Il riscatto dei giovani «Non è odiare i boomer, ma trovare la propria strada»

Perché se a trent'anni è vero che si è già superata quella fase della "guerra col mondo" che è l'adolescenza, si è ancora troppo giovani per riporre del tutto i sogni nel cassetto. Piuttosto si tratta di scegliere: quali progetti abbandonare e quali invece portare avanti con tutti sé stessi. 

Ed è in questa sfida "di diventare adulti" che ci accompagnano i fratelli Sansone, prendendo in giro i mali dell'Italia di oggi ma senza cadere nella facile trappola del "Si stava meglio prima": «Non siamo a favore dello scontro di generazioni, non critichiamo i boomer perché domani anche noi saremo i boomer per i nostri figli. Anche i nostri genitori hanno affrontato a loro tempo le loro difficoltà, ogni tempo ha le sue sfide. Le nostre, quelle dei giovani d'oggi sono tante, ma è importante concentrarsi sulla risposta che diamo, su quello che vogliamo diventare» . Che poi in fin dei conti è il mondo che vogliamo costruire. Insomma la consapevolezza che al netto delle difficoltà, siamo sempre noi i padroni della nostra vita, e che le chiavi del futuro sono nelle nostre mani. Un messaggio positivo e un manifesto generazionale. 

Gli autori: «Anche abbiamo lasciato tutto per seguire un sogno»

La storia raccontata nello spettacolo, riflette un po' la loro: due fratelli che hanno lasciato tutto per inseguire un sogno. «Abbiamo iniziato per gioco a fare video, nella nostra cameretta, perché io -  racconta Federico, 29 anni, il fratello più piccolo - avevo paura del pubblico». Poi sono cresciuti e il gioco è diventato un lavoro: a 21 anni Federico decide di lasciare il proprio lavoro (a tempo indeterminato) di guardia giurata e Fabrizio, che si è laureato ma non trova impiego, decide di seguirlo in questa avventura: nascono così "I Sansoni" che diventano un successo su Instagram. «Non ce lo aspettavamo, è stato davvero vivere un sogno». Quanto ci mettono per fare un video? «In realtà non riposiamo quasi mai, ogni cosa può diventare uno spunto per un video e una gag comica... è un lavoro a tempo pieno. Fai il lavoro dei tuoi sogni e... è così che si dice no?»