Federico-Pinocchio: "Garrone un papà
che dirige, Benigni un papà... affettivo"

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Al centro del Pinocchio di Matteo Garrone, che esce in 600 copie il prossimo 19 dicembre come blockbuster italiano del Natale, un ragazzino a modo di 8 anni, Federico Ielapi. E attorno al bimbo una pletora ei star a partire dal premio Oscar, Roberto Benigni, che con il suo Geppetto chiude il cerchio aperto con il suo Pinocchio hollywoodiano del 2002. Eppoi Gigi Proietti-Mangiafuoco, Ceccherini (Volpe e sceneggiatore con Garrone) e Rocco Papaleo (il Gatto). "I bambini sono stati bravissimi, mi piace lavorare con loro. Federico è stato un Pinocchio perfetto anche se lui non è il tipo che cambia strada ad ogni tentazione come Pinocchio. E' un bambino determinato e attento". Benigni in conferenza stampa aveva detto: "Avrei fatto anche la Balena per essere in questo film... Di certo il miglior Pinocchio al cinema, anche contando l'ultimo fatto in Italia (che poi era il suo, ndr). Un affresco splendido su un Ottocento italiano in cui anche la povertà era nobile, la vita in campagna era piena di fango e dignità. Eppoi Geppetto, il padre adottivo più famoso della storia, assieme a quell'altro Giuseppe... Anche lui falegname. Un padre a sua insaputa, ma che mostra un enorme sentimento paterno". Federico Ielapi si guarda i suoi due papà da set: "Matteo è stato il papà che dirige, anche se poi mi chiedeva sempre spontaneità. Roberto Benigni, invece, è stato il papà affettivo".
Intervista di Alvaro Moretti