Papa Francesco, 23 nuove Guardie Svizzere hanno giurato per proteggerlo, ecco cosa fanno ogni giorno

Papa Francesco, 23 nuove Guardie Svizzere hanno giurato per proteggerlo, ecco cosa fanno ogni giorno
di Franca Giansoldati
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Sabato 6 Maggio 2023, 17:44

Città del Vaticano - «Mi piace pensare che la decisione di porre alcuni anni della vostra vita a disposizione del Papa e della Santa Sede non sia estranea al percorso personale di fede». A partire da oggi 23 nuove reclute della Guardia Svizzera giurando fedeltà  entrano a pieno titolo in Vaticano a proteggere il pontefice e i luoghi in cui vive.

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Una cerimonia antica, suggestiva e solenne che ricorda l'anniversario del Sacco di Roma quando nel 1527 le Guardie Svizzere parteciparono alla battaglia, sferrata da parte delle milizie di Carlo V e con il loro sacrificio garantirono all'allora pontefice Clemente VII di avere salva la vita. Dei 189 svizzeri se ne salvarono solo quarantadue, cioè quelli che all'ultimo momento avevano accompagnato Clemente VII nella fuga lungo il Passetto di Borgo, il passaggio che collega il Vaticano a Castel Sant'Angelo. Il 5 giugno Clemente VII si arrendeva e dovette accettare pesanti condizioni (l'abbandono delle fortezze di Ostia, Civitavecchia e Civita Castellana e delle città di Modena, Parma e Piacenza oltre al pagamento di quattrocentomila ducati, una fortuna per quei tempi).

Il Papa ottenne che gli svizzeri sopravvissuti fossero inclusi nella nuova Guardia. Durante la presa di Roma, invece, nel 1870, le Guardie Svizzere rimasero a difesa personale di Pio IX nei suoi alloggi.

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Papa Francesco ha ricordato alle nuove reclute che la missione «in Vaticano è una strada che il Signore ha aperto per vivere il Battesimo e rendere gioiosa testimonianza della fede in Cristo. Una fede che avete appreso in famiglia, coltivata in parrocchia e che manifesta l’intensità del legame dei cattolici svizzeri alla Chiesa di Roma».

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La solenne cerimonia si ripete ogni anno nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico, alla presenza del Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, in rappresentanza di Papa Francesco. In occasione del giuramento, le guardie indossano la Gran Gala, l'uniforme pittoresca con l'armatura che viene tradizionalmente utilizzata in occasione della benedizione «Urbi et Orbi» a Natale e a Pasqua. Le nuove reclute, vengono chiamate per nome, e ciascuna, con la mano sinistra sulla bandiera della Guardia e la destra alzata con le tre dita aperte, simbolo della Trinità, confermano e giurano: «Giuro di osservare fedelmente, lealmente e onorevolmente tutto ciò che in questo momento mi è stato letto. Che Dio o i suoi santi mi assistano»

All'evento quest'anno prende parte una delegazione della Confederazione svizzera, guidata dalla vicepresidente della Confederazione Viola Amherd con il presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas e la presidente del Consiglio degli Stati Brigitte Häberli-Koller. Tra le personalità presenti anche il comandante dell'esercito svizzero, Thomas Süssli, e il presidente della Conferenza episcopale svizzera, monsignor Felix Gmür, vescovo di Basilea. 

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La Guardia Svizzera Pontificia è l'esercito più vecchio del mondo. Fu fondata da Giulio II il 22 gennaio 1506 ed è responsabile della protezione del Papa e della sua residenza ed è formata da cittadini svizzeri. Guidata oggi dal colonnello Christoph Graf, ha il compito di controllare gli accessi al Vaticano e al Palazzo Apostolico, di garantire l'ordine e la rappresentanza durante le cerimonie papali e i ricevimenti di Stato e di proteggere il Collegio cardinalizio durante la sede vacante. Il Corpo comprende guardie provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera.

I requisiti per diventare una Guardia Svizzera sono strettissimi: sesso maschile (le donne non sono ammesse), avere una provata fede cattolica, aver svolto il servizio militare nell'esercito elvetico, non avere più di 30 anni e una altezza non inferiore a 174 centimetri, essere celibi (il matrimonio è ammesso solo per i caporali e i gradi superiori) ed avere un diploma. 

La giornata tipo della Guardia Svizzera è particolarmente densa e pesante. Montano turni di guardia agli ingressi del Palazzo Apostolico, nel Cortile di San Damaso, nel Cortile del Belvedere, nei piani delle varie Logge, nella sala Regia, e nell'appartamento privato del Papa a Santa Marta. Inoltre sono presenti agli ingressi esterni, ossia al Cancello Petriano (ex Sant’Uffizio), all'arco delle Campane, al Portone di Bronzo e a Porta Sant'Anna. Sono anche presenti nelle celebrazioni liturgiche a San Pietro, nelle Udienze Generali, nelle visite di Capi di Stato.

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