«Disgustosa sorpresa» la Fiducia Supplicans, il cardinale Zen denuncia il piano per manipolare il prossimo Sinodo. Ecco come

Il vescovo emerito di Hong Kong, Zen Ze Kiung, torna alla carica

il cardinale cinese e vescovo emerito di Hong Kong Zen Ze Kiung
di Franca Giansoldati
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Sabato 17 Febbraio 2024, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 12:18

«Una sorpresa disgustosa». Il vescovo emerito di Hong Kong, Zen Ze Kiung, autorevole voce libera, spina nel fianco del pontificato di Bergoglio, torna alla carica con una lunga e durissima riflessione nella quale accusa il Papa di agire in modo ambiguo pur di arrivare a stravolgere la dottrina tradizionale. E' paventa persino il rischio di cristallizzare una «divisione mai vista nella Chiesa». Al centro di un lungo intervento che ha pubblicato sui social ed è stato diffuso da diversi blog di stampo conservatore (in Italia da Messainlatino.blog) viene collocato un grande tema: può esistere nella Chiesa la democrazia intesa come modello di riferimento?

Papa Francesco nel corso del suo pontificato ha più volte rassicurato cardinali e vescovi che il nuovo metodo sinodale da lui introdotto nei sinodi non significava affatto riproporre dei meccanismi democratici tipici dei sistemi rappresentativi e occidentali, anche se lui stesso spera che nella Chiesa possa arrivare una svolta dal basso. Così, man mano che si avvicina la data della seconda parte del Sinodo sulla Sinodalità previsto per quest'autunno, nel quale si affronteranno temi esplosivi come il diaconato femminile, le benedizioni alle coppie gay (anche se già c'è stato il via libera con il documento Fiducia Supplicans), la tensione è destinata a salire. 

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Il cardinale Zen stavolta leggendo il voluminoso primo documento introduttivo della Segreteria del Sinodo dice di non riuscire a «cacciare via la percezione che siamo davanti a due visioni opposte di ecclesiologia.

Da una parte la Chiesa viene presentata come fondata da Gesù sugli Apostoli ed i loro Successori, con una Gerarchia di ministri ordinati che guidano i fedeli nel viaggio verso la Gerusalemme celeste. Dall’altra parte si parla di una sinodalità non meglio definita, una “democrazia dei battezzati” (Quali battezzati? Vanno almeno regolarmente in chiesa? Attingono fede dalla Bibbia e forza dai Sacramenti?)». E, preoccupato ,mette in guardia: «Quest’altra visione, se legittimata, può far cambiare tutto, la dottrina della fede e la disciplina della vita morale».

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Zen spiega che non vedere la contraddizione potrebbe rivelarsi pericoloso. Il cardinale Zen riconosce che i sinodi sono stati una "realtà storica" nella Chiesa. Tuttavia, mentre i precedenti sinodi si svolgevano nel quadro della tradizione apostolica ed erano guidati dalla «gerarchia di ministri ordinati che guidano i fedeli sulla strada verso la Gerusalemme celeste, l'attuale Sinodo che si aprirà in autunno è caratterizzato da una "sinodalità indefinita" e una "democrazia dei battezzati"».

«La partecipazione e la comunione sono evidentemente caratteristiche permanenti della Chiesa ma dire che la sinodalità è ciò che il Signore si aspetta da noi oggi', non significa che sia qualcosa di nuovo?» si chiede il porporato cinese spiegando che sinodalità significa, invece, non stravolgere, ma dare «nuovo impulso a qualcosa che è sempre esistito nella Chiesa». Zen è anche in disaccordo con alcuni metodi “imposti” durante il precedente sinodo sulla sinodalità (“la cosiddetta conversazione spirituale” avviata dai gesuiti del Canada) perchè “è una manipolazione destinata ad evitare discussioni. È tutto psicologia e sociologia, niente fede o teologia".

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Nel corso dell'ultimo Sinodo, oltre al fatto che è stato messo il bavaglio alla stampa, sono stati fatti votare dei laici e dei periti esterni assieme ai vescovi e si sono anche ridotti i tempi della discussione interna per dare modo ai partecipanti di meditare in modo da lasciare «un attento ascolto dello Spirito Santo». Zen ricorda che prima di quel Sinodo da un gruppo di cardinali era stato chiesto al Papa di dare risposte chiare in merito alle richieste che arrivavano soprattutto dalla Germania di arrivare alla benedizione delle coppie gay. Successivamente al Sinodo c'è stata la decisione papale di pubblicare il documento Fiducia Supplicans.

«Una sorpresa disgustosa. Dato che il problema era già venuto sul tappeto, era più che ragionevole aspettare che la prossima Sessione del Sinodo, dopo seria discussione, ne desse una soluzione. Prevenire tale discussione è un atto di incredibile prepotenza e di mancanza di rispetto per i Padri sinodali. Nonostante la ripetuta protesta sul fatto che in simili materie sia assolutamente da evitare ogni confusione, la Dichiarazione ha provocato solo grande caos e minaccia una seria divisione, mai vista nella Chiesa prima».

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Papa Francesco proprio stamattina ha stabilito le date per la seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà da mercoledì 2 ottobre a domenica 27 ottobre per proseguire i lavori  della prima parte.. La seconda sessione sarà preceduta da due giorni di ritiro spirituale, dal 30 settembre al 1° ottobre (con arrivo dei partecipanti il 29 settembre).

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