Vaticano, Papa e cardinali a lezione dalla vescova anglicana più battagliera: «La parità di genere rientra nei disegni di Dio»

Vaticano, Papa e cardinali a lezione dalla vescova anglicana più battagliera: «La parità di genere rientra nei disegni di Dio»
di Franca Giansoldati
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Lunedì 5 Febbraio 2024, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 19:03

La vescova anglicana Jo Bailey Wells ha tenuto una lezione in Vaticano davanti al Papa e ai nove cardinali che compongono il C9 – una specie di consiglio della Corona – assieme ad altre due donne, la religiosa italiana, Giuliva Di Bernardino e la teologa suor Linda Pocher. Il tema della sessione riguardava il ruolo femminile nel mondo della Chiesa, praticamente uno dei temi più controversi e discussi dell'ultimo Sinodo.

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Jo Bailey Wells, sposata con un prete anglicano dal quale ha avuto due figli, ha insegnato teologia a Cambridge fino a diventare una figura di riferimento mondiale per tutta la Comunione Anglicana, vale a dire una rete globale di 42 chiese regionali, nazionali e pan-nazionali autonome ma interdipendenti in più di 165 paesi.

Jo Bailey Wells ha scritto diversi libri e continua a difendere in ogni occasione il ruolo della donna alla guida della società. All'incontro inter-religioso in Kazakhstan al quale ha preso parte anche Papa Francesco due anni fa durante-  il summit dei leader delle religioni mondiali - la vescova anglicana aveva sollevato parecchi mugugni tra il parterre maschile - soprattutto dal mondo islamico e ortodosso - sostenendo che la «parità di genere rientra nei piani di Dio». 

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Durante l'ultimo Sinodo, nell'autunno scorso, il tema del sacerdozio femminile, del diaconato e, in genere, del ruolo femminile sono stati oggetto di aspri confronti e diversi membri sinodali hanno espresso posizioni diverse. Alcuni considerano questo passo inaccettabile in quanto in discontinuità con la Tradizione. Per altri, invece, concedere alle donne l’accesso al diaconato ripristinerebbe una pratica della Chiesa delle origini. Altri ancora temono che questa richiesta sia espressione di una pericolosa confusione antropologica, accogliendo la quale la Chiesa si allineerebbe allo spirito del tempo. Il problema si riproporrà identico il prossimo autunno quando in Vaticano si aprirà la seconda e ultima fase del Sinodo sulla Sinodalità. 


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