PERUGIA All’anagrafe Pan Haiyong, per gli amici Pan Andrea, è un parrucchiere cinese arrivato a Perugia 13 anni fa: “Vieni in Italia, qui c’è lavoro e ti troverai bene”, gli avevano consigliato. Nessun pentimento, una integrazione neppure complicata, la comunità cinese è tra le più floride anche in Umbria e non lascia nessuno in balia di se stesso. Andrea ha perfezionato il mestiere con corsi di formazione e seguendo da vicino chi conosce l’arte dell’acconciatura dei capelli. I clienti del centro di via Cortonese, dove il personale è impegnato a servire uomini e donne, aspetta anche un’ora per sedersi alla poltrona di Andrea. I più giovani danno indicazioni precise sul taglio, sembrano anche pignoli, gli altri si affidano al suo estro. Perché il novello Figaro di rossiniana memoria (“tutti mi cercano, tutti mi vogliono” ) è così gettonato? Grazie al merito, ma anche per una operazione di marketing che sta dando i suoi frutti: il giovane coiffeur lavora con un pappagallo sulla spalla. Un valore aggiunto perché il cliente può così godere anche di qualche battuta che i due si scambiano dopo continue schermaglie dialettiche. Il pappagallo non ha ancora un anno di vita, ma subito dopo l’acquisto in un negozio esotico di San Sisto ha avuto un nome, Tan Tan. Per ora il vocabolario è limitato, ma qualche frase è scandita con chiarezza, come quando dice ‘Ciao papà, come stai ?’.
“Lo alleno sia quando sono al lavoro che quando torniamo a casa. Come è maturata l’idea di portarlo a negozio? Notando che era nervoso, manifestava disappunto, se avesse parlato avrebbe detto: ma perché non mi porti con te?”.
“Certo che parlo con loro, ad esempio uno dei cani è formidabile, è capace di aprire e chiudere le porte di casa, di accogliere gli ospiti, di fare piccole commissioni. Rientrare dal lavoro e ricevere una accoglienza gioiosa quasi cancella la fatica di una giornata sempre in piedi”. E la gelosia quale ruolo svolge? “Conosco le loro esigenze, c’è chi vuole più attenzioni e chi meno. Tan Tan, per esempio, è felice di riceverne tante, si sente gratificato ed io con lui. Stiamo insieme anche in pausa pranzo, viviamo in simbiosi”.
Un’idea geniale, quella di avvicinare un animale alla clientela, una mossa anticrisi Covid! “Non abbiamo perduto un cliente e da quando Tan Tan viene a negozio il lavoro è aumentato”. Chissà se il volatile coloratissimo chiederà le provvigioni!