«Via se non siete residenti»: avvisi attaccati nei condomini
ma non è la polizia, sono le bande di ladri

«Via se non siete residenti»: avvisi attaccati nei condomini ma non è la polizia, sono le bande di ladri
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 30 Marzo 2020, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 11:05
 A trarre in inganno è la carta intestata del ministero dell’Interno con tanto di logo della repubblica italiana. Il contenuto è quasi una minaccia: “Si invitano eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni che li ospitano per rientrare nel proprio domicilio di residenza”.
Sottolineando “un’attività di controllo delle autorità” si invitano i presunti abusivi a presentare, a richiesta, la documentazione di affitto della casa e i propri documenti con tanto di foto. A mettere in guardia sul falso volantino, che in molte città è stato affisso negli androni dei palazzi e sui muri dei quartieri, è la polizia: “Vi invitiamo a fare attenzione. Potrebbe essere l’astuta mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle le case in questo periodo di emergenza per covid-19. Chiunque si imbatta in questi volantini è pregato di segnalarne la presenza alle forze di polizia e di non seguire le indicazioni in essi contenute”. Non sono solo gli aspiranti ladri a inventarsi strategie che possano facilitare il loro “lavoro”. In queste settimane d‘emergenza le fake news dilagano. E sono quasi sempre opera di gente che tenta di guadagnare alle spalle di chi in questo momento è più fragile e rischia di cadere nei tranelli con più facilità. Nei giorni scorsi nel ternano sono stati diffusi diversi messaggi vocali allarmanti che sono risultati falsi. Il primo ad Arrone, per segnalare un caso di coronavirus che ancora non si era verificato. E poi il falso messaggio vocale che ha raggiunto migliaia di ternani per comunicare 110 casi positivi nella circoscrizione “Ferriera” e sottolineare che la situazione in città era ben più grave che in altre parti dell’Umbria. Nel messaggio si sottolineava anche che il personale sanitario era inibito ad indossare mascherine e dispositivi di protezione. Quel file audio ha preso la strada della procura ternana dopo la denuncia presentata sulla vicenda dalla direzione aziendale dell’usl. Alta l’attenzione della polizia postale sui tentativi di carpire codici bancari o inviare virus nei pc. Tra i casi più recenti l’ sms nel quale il servizio clienti di un presunto istituto bancario chiede di cambiare le credenziali d’accesso tramite un link ad una pagina web di login, identica a quella della banca, attraverso una connessione criptata, che quindi sembra sicura. Dilagano anche le truffe on line, che si nascondono dietro le campagne di raccolta fondi per l’emergenza coronavirus. “Prima di effettuare versamenti di denaro - è l’appello della polizia - è necessario accertarsi della veridicità delle richieste di donazione consultando i siti ufficiali delle strutture ospedaliere o di altro tipo interessate” 
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