Perugina, firmato l'accordo tra Nestlé e i sindacati: ok a ricollocamenti e part-time

Lo stabilimento Perugia di San Sisto
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Venerdì 9 Marzo 2018, 20:28 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:03
PERUGIA - Firmato l'accordo che chiude la vertenza Perugina. Alle 20 di venerdì è stata siglata l'intesa tra la multinazionale Nestlé e i sindacati. Il colosso svizzero si assume la responsabilità di una “garanzia” sui ricollocamenti. Dopo i faccia a faccia dei giorni scorsi e le assemblee in fabbrica, il piano è stato accettato dai rappresentanti dei lavoratori. Intesa raggiunta su tutti i punti.
Le soluzioni proposte da Nestlé per i 364 esuberi prevedono dimissioni incentivate (60mila euro), ricollocamenti in altre aziende con un bonus di 30mila euro alle imprese che assumono un ex della fabbrica di San Sisto, incentivi per chi accetta di ridurre l'orario di lavoro e posti in altri stabilimenti Nestlé tra la provincia di Firenze e Benevento.
«L’obiettivo dell’accordo è quello di accompagnare e tutelare i lavoratori in questa difficile fase di gestione degli esuberi voluti da Nestlè - spiega Michele Greco, segretario generale della Flai Cgil dell’Umbria - Per questo abbiamo guardato in primo luogo alle ricollocazioni esterne decise dall’azienda, cercando di entrare nel merito di questi percorsi per garantire ai lavoratori, oltre a un indennizzo adeguato, la reale opportunità di una continuità occupazionale e di un lavoro dignitoso. A questo scopo - continua Greco - abbiamo chiesto e ottenuto un ruolo di vigilanza della Rsu di San Sisto, che sarà direttamente impegnata (già da lunedì) in incontri con le aziende coinvolte nelle ricollocazioni, per valutare nel merito le offerte, le condizioni e soprattutto la prospettiva, mettendo paletti chiari sulla stabilità e sulla solidità dei contratti che verranno attivati».  
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