Balucani e Ferracchiati protagonisti
a Ricomincio da RaiTre. E lo Stabile
ora punta anche sugli eventi online

Balucani e Ferracchiati protagonisti a Ricomincio da RaiTre. E lo Stabile ora punta anche sugli eventi online
di Michele Bellucci
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 10:34

PERUGIA - Nell’ultimo scorcio di 2020 il Teatro Stabile dell’Umbria getta le basi per quella che, ci si augura tutti, sarà una ripartenza bruciante. Lo fa tenendo stretto il legame con il proprio pubblico, grazie ad una serie di iniziative virtuali come la pubblicazione sui canali Social dell’originale “spettacolo a fumetti” Diario di uno spettatore clandestino, creato ad hoc dall’artista franco-belga François Olislaeger per raccontare attraverso i disegni le prove di Guerra e Pace. La rappresentazione basata sul capolavoro di Lev Tolstoj, saltata due giorni prima del debutto al Teatro Morlacchi a causa della chiusura obbligata dall’emergenza Covid, era una delle più attese produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria realizzata con il sostegno della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Lo spettacolo diretto da Andrea Baracco è stato però protagonista questa domenica del programma-evento Ricomincio da RaiTre, condotto da Stefano Massini e Andrea Delogu sulla terza rete Rai. Sul palco del Teatro Sistina di Roma sono saliti Stefano Fresi, Lucia Lavia e Carolina Balucani per regalare agli spettatori degli estratti dell’opera accompagnati da alcune scene riprese al Morlacchi di Perugia. Il programma, nato per dare risposta alla situazione drammatica in cui si trova lo spettacolo dal vivo in Italia a causa della pandemia, tornerà a parlare umbro anche questa domenica, 3 gennaio, con Liv Ferracchiati, Riccardo Goretti e Petra Valentini che reciteranno due scene de La tragedia è finita, Platonov. Anche questo spettacolo è stato prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria ed è stato presentato quest’anno alla Biennale di Venezia (dove ha raccolto una Menzione speciale), ma non ha potuto debuttare a causa dell’emergenza in atto. Dopo anni in cui il Teatro Morlacchi è stato aperto per la notte di capodanno con spettacoli apprezzatissimi (l’anno scorso sul palco c’era Nicola Piovani), il 2020 si chiuderà quindi con la volontà di voltare pagina e guardare al futuro senza preclusioni di sorta. La grande visibilità offerta dal palcoscenico Rai è senz'altro di buon auspicio.

Dalla televisione al web con la terza edizione di Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza. Giovedì 7 gennaio, a partire dalle 18.00, sui canali Facebook e YouTube della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e del Teatro Stabile dell’Umbria, Cristina Colaiacovo (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio), Bernardina Di Mario (direttore della Casa Circondariale di Capanne) e Nino Marino (direttore del Teatro Stabile dell’Umbria), daranno conto del progetto nazionale promosso da Acri e portato in Umbria grazie all’adesione della CaRiPg. Sostenuto da dieci Fondazioni di origine bancaria, Per Aspera ad Astra si articola in una serie di eventi formativi e di workshop realizzati all’interno degli Istituti di pena con l’obiettivo di portare il teatro in carcere. Un modo per contribuire al recupero dell’identità personale e alla risocializzazione dei detenuti nonché al loro reinserimento nel mondo esterno e nel contesto lavorativo, attraverso percorsi professionalizzanti nel campo delle arti e dei mestieri teatrali. Nella Casa circondariale di Capanne Per Aspera ad Astra ha permesso di dare continuità alle attività dedicate alla popolazione carceraria già organizzate negli anni dal Teatro Stabile dell’Umbria all’interno del carcere, diventando un vero e proprio corso di formazione professionale realizzato dall’attrice Vittoria Corallo, della Compagnia dei giovani del TSU. In questa edizione del laboratorio è stata coinvolta anche una classe del Liceo Classico Mariotti, permettendo a studenti e detenuti di lavorare insieme all’interno dell'Istituto penitenziario. Era programmata una dimostrazione pubblica che, a causa delle restrizioni, non è stato possibile realizzare; questo ha spinto alla creazione di Voliera, cortometraggio artistico firmato da Vittoria Corallo che andrà in onda venerdì 8 gennaio nella Sala virtuale del cinema PostModernissimo: «Voliera - spiega la Corallo - ė un’opera visuale che è nata nella Casa Circondariale di Capanne durante la pandemia, per continuare un percorso artistico e formativo che altrimenti rischiava di fermarsi. Volevamo fare uno spettacolo teatrale aperto al pubblico, che fosse liberamente ispirato a Gli Uccelli di Aristofane, per mesi ci siamo preparati esplorando alcune delle tematiche che quel testo ci suggeriva. Uno degli obbiettivi del progetto Per Aspera ad Astra è “riconfigurare il carcere attraverso Cultura e Bellezza”, con questo in mente ho cercato di attraversare i contenuti esplorati nei mesi precedenti insieme agli attori detenuti con un linguaggio simbolico e poetico: per trasfigurare il carcere fisico, il carcere estetico e contenutistico, per trasfigurare il tempo del carcere e il tempo della pandemia. Volevamo prendere quel poco concesso e portarlo fino a dove si poteva estendere, anche questo per noi è stato un tentativo di volo». L’8 gennaio, a partire dalle 19.00 sui canali Social del PostMod, del Teatro Stabile dell’Umbria e della Fondazione Cassa di Risparmio, è previsto inoltre un incontro di presentazione a cui parteciperanno Vittoria Corallo, Daniela Monni del Comitato di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio e Nino Marino direttore del TSU.

La partecipazione sarà gratuita.

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