"Umbria jazz è all'asta", lo sfogo di Pagnotta

Carlo Pagnotta e l'assessore comunale di Perugia Cristina Bertinelli
di Fabio Nucci
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Domenica 17 Luglio 2016, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 19:34
PERUGIA - "Uj è all'asta, se qualche Comune offre di più, per quello che ci danno siamo pronti ad andare via". È lo sfogo del direttore artistico Carlo Pagnotta alla conferenza stampa finale di Umbria Jazz. I 32mila paganti e le 400mila presenze dell'edizione non sono sufficienti a placare le polemiche rimaste sopite negli ultimi giorni. In primis quella su Orvieto e Uj Winter (ma l'assessore regionale Cecchini garantisce che si farà nella città della rupe) poi, quella su Perugia. A far infuriare Pagnotta l'assenza dei referenti principali del Comune (c'è solo l'assessore al Bilancio Cristina Bertinelli) e il ridotto contribuito per il festival. "É uno scandalo che a Uj vada meno della metà dei soldi per Perugia 1416, una manifestazione locale simile a tante altre nella regione. Uj è internazionale: ci basterebbe un centesimo dello sforzo organizzativo che il Comune ha messo in campo per la rievocazione". Ad esempio, istituzionalizzare le Clinics o prendere in gestione il teatro Pavone. "Ci dovrebbero ringraziare che lo abbiamo aperto: c'erano puzza di muffa, acari e pozzanghere, invece paghiamo più che per il Morlacchi. Una vergogna".
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