Esperimento riuscito quello di Valeria Guarducci e del suo staff, che quest'anno ha inaugurato una propria stagione nella location che per anni ha ospitato molti degli eventi programmati dal Jazz Club Perugia. La mancanza di sostegno economico da parte dell'amministrazione cittadina ha portato Carlo Pagnotta, patron di Uj nonché anima del Jazz Club, a tirare i remi in barca per qualche tempo, lasciando "orfani" i perugini adepti del jazz. Lacuna prontamente colmata, anche grazie al supporto della Perugia Big Band, responsabile delle scelte artistiche.
Ultimo concerto, ma solo per ora. Dalla direzione del Giò fanno infatti sapere che "gli eventi musicali andranno avanti anche nei prossimi mesi", sebbene ancora non siano trapelati maggiori dettagli. La "chiusura col botto" vedrà sul palco il pianista originario di Cannara classe 1990: Manuel Magrini presenterà il suo primo album "Unexpected", che sta ottenendo l'attenzione degli addetti ai lavori a livello internazionale. Nell'ultimo mese il talento umbro ha suonato in prestigiose location come la Domus Art di Napoli, il Teatro la Fenice di Venezia, la Sala Vanni di Firenze fino a Smirne per l'Izmir European Jazz Festival (a breve sarà anche alla Casa del Jazz di Roma e al Folk Club di Torino). Un debutto discografico con nove composizioni originali e quattro arrangiamenti di brani noti, dove energia e pathos caratterizzano le interpretazioni di questo talento, destinato ad emergere ben oltre i confini regionali. Al Giò Magrini presenterà il suo album accompagnato al contrabbasso da Andrea Ambrosi e alla batteria da Fabio d’Isanto. Inizio del concerto ore 20.30.
© RIPRODUZIONE RISERVATA