Truffe agli anziani, droga e rapine: la gioventù bruciata di due giovani ternani

Truffe agli anziani, droga e rapine: la gioventù bruciata di due giovani ternani
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 6 Novembre 2020, 08:06

TERNI Lui ha 30 anni, è ternano, e in estate è finito in carcere per una condanna definitiva legata ad alcune rapine messe a segno tre anni fa. E’ diventato “famoso” per aver rischiato la vita per un’overdose. Quella volta, era il 26 aprile, i suoi amici lo caricarono di peso dall’appartamento di via del Mercato Vecchio. E lo lasciarono lungo la strada. Se l’ha raccontata, dopo aver superato il coma, è grazie ad un netturbino, che lo vide in terra e chiamò l’ambulanza. Anche lei è ternana, ha 27 anni, è l’ex fidanzata del trentenne e insieme ne hanno combinate di tutti i colori.

L’ultimo episodio è l’esito di una delicata indagine portata avanti dai carabinieri di Papigno, chiusa con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lui, già in cella, e gli arresti domiciliari per la ex compagna. Stando a quanto accertato dai militari e dalla procura, i due avrebbero approfittato dello stato di malattia e sofferenza di un 65enne ternano, loro vicino di casa.

L’uomo, per l’accusa, è stato convinto ad accendere un mutuo e loro due si sono impossessati della somma, 20mila euro, divisa equamente sui propri conti correnti. La truffa, andata avanti per diverso tempo, sarebbe stata architettata dai due giovani ternani che erano entrati in contatto con l’uomo perché aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse nei lavori domestici e nelle attività quotidiane. Un “aiuto” che i due non hanno certo negato, ma che hanno architettato, accerterà l’arma, solo per guadagnare 10mila euro ciascuno.

Questa mattina per entrambi è in programma l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip, che la 27enne sosterrà assistita dall’avvocato, Francesco Mattiangeli. Due anni fa i due, con precedenti di tutti rispetto, erano stati condannati in appello ad oltre tre anni di reclusione per una lunga serie di furti e rapine violente consumati tra giugno e luglio del 2017 anche ai danni di persone anziane. L’episodio più crudele in casa di un’ottantenne disabile. La poveretta, che viveva sola, fu imbavagliata e legata al letto dalla coppia, che fece razzia di oro, contanti e oggetti di valore e poi sparì nel nulla. Tra gli altri otto episodi che all’epoca furono contestati ai due giovani ternani dalla Mobile, alcuni furono compiuti con efferata crudeltà e lucidità. Tra questi un raid notturno nel parcheggio di piazza San Francesco, dove i due, dopo aver oscurato le telecamere e tagliato i fili elettrici delle sbarre, tentarono di scassinare le casse. Una settimana dopo lui avrebbe strappato la collana d’oro dal collo di una signora per poi fuggire in macchina. E sempre lui sarebbe entrato in una tabaccheria rubando il borsello al titolare, che conteneva 10mila euro. L’escalation di violenza culminerà con l’assalto a casa dell’anziana disabile, legata e imbavagliata a letto e spogliata di denaro e preziosi. Nel loro passato episodi legati allo spaccio di droga e altri furti messi a segno nel reatino. 

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