Treofan, ok al piano Visopack per il rilancio: investimento da 34,7 milioni per aumentare la produzione a 38 mila tonnellate e l'organico a 136 unità, ma si parte nel 2025

Treofan, ok al piano Visopack per il rilancio: investimento da 34,7 milioni per aumentare la produzione a 38 mila tonnellate e l'organico a 136 unità, ma si parte nel 2025
di Lorenzo Pulcioni
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Giovedì 19 Ottobre 2023, 17:53

Responsabilità sociale, sostenibilità ambientale, orientamento all'innovazione ed efficienza energetica. Ecco le linee guida del nuovo corso Treofan targato Visopack. «Il gruppo polacco è pronto a mettere in campo un investimento complessivo di 34,7 milioni di euro negli anni 2023-2024-2025 che porterà un graduale aumento della produzione fino a 38 mila tonnellate di film di alta qualità e portare l'organico a regime a 136 unità» confermano i sindacati.

 

Questo lo scenario dopo l'approvazione all'unanimità da parte dell'assemblea dei lavoratori sull'ipotesi di accordo sottoscritta dalle organizzazioni nazionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil con Treofan Italy srl in liquidazione e Visopack Italy srl relativamente alla cessione di ramo d'azienda. Accordo che rappresenta la chiusura di una vertenza durata circa quattro anni con la Jindal Film Europe e cominciata dopo la decisione comunicata il 26 febbraio 2021 dell'ex proprietà indiana di chiudere l'attività dello stabilimento di Terni con il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori.

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Il percorso iniziale di reindustrializzazione, vincolato alla non concorrenza del business e alla mancata cessione dei macchinari, ha permesso nella prima fase di accedere alla Cigs.

Ma come noto le condizioni nel frattempo, grazie all'impegno di tutti gli attori in campo, sono cambiate. E da allora si sono succedute diverse manifestazioni di interesse prima di quella di Visopack, che però sono state giudicate non confacenti ad un adeguato processo di reindustrializzazione del sito.

Le caratteristiche principali della nuova produzione illustrate dal gruppo guidato dall'amministratore delegato Michael Yanovski, già alla guida di Moplefan nei primi anni Duemila, sono: «Responsabilità sociale, occupazione a regime di tutti i lavoratori presenti (90) e nuova occupazione aggiuntiva; sostenibilità ambientale, la produzione infatti sarà senza sprechi con riciclaggio e riutilizzo di tutti gli scarti di produzione; orientamento all'innovazione, la creazione di un centro di ricerca e sviluppo per nuovi tipologie di film e una delle linee produrrà film ad alta barriera, monomateriale, senza cloro e riciclabili in linea con i principi dell’economia circolare; efficienza energetica; produzione basata sulla conoscenza, attraverso una alta qualificazione del personale».

Il progetto di reindustrializzazione di Visopack SP zo.o, società di diritto polacco che si occupa principalmente della produzione di film Bopp per imballaggi flessibili, prevede invece: «La cessione di tutti gli immobili e di tutti gli impianti di produzione attualmente presenti ad eccezione della linea di verniciatura (laccatrice); il passaggio di tutti i 90 lavoratori ancora presenti nel sito, senza soluzione di continuità che permette agli stessi di mantenere tutti i diritti acquisiti dai lavoratori fino alla data della cessazione, applicazione del CCNL CHIMICO, anzianità di servizio, livelli di inquadramento professionale».

«La corposa contrattazione di secondo livello acquisita negli anni - spiegano  Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil - viene sospesa nei primi due anni 2024-2025 (14 mensilità, altre condizioni di miglior favore, ecc.) a fronte dei corposi investimenti previsti dal Piano, che nella fase di riavviamento dei macchinari, metteranno a dura prova i risultati economici dell'azienda. Contestualmente al trasferimento della società sarà richiesto un ulteriore periodo di Cassa Integrazione Guadagni per il tempo necessario all'implementazione del piano ed al graduale ripristino degli impianti di produzione fermi da anni (stimato in 24 mesi). I lavoratori saranno reimpiegati progressivamente alla realizzazione dei lavori di ripristino in funzione delle loro professionalità nei diversi ambiti delle linee di produzione e delle attività aziendali. Durante questo periodo sarà attivata anche una attività di formazione per i Lavoratori con l'obiettivo di velocizzarne il rientro in attività, e garantire l'occupabilità anche di coloro che potrebbero essere interessati ad una soppressione della loro precedente attività».

In parallelo all'inserimento graduale di tutti i 90 dipendenti, avverrà anche l'inserimento di ulteriori 46 unità lavorative necessarie a ricoprire le professionalità attualmente non presenti tra i dipendenti attuali che vedrà quindi crescere l'organico a regime a 136 unità. «Le organizzazioni sindacali e i lavoratori dopo una lotta durata quasi 4 anni, sono soddisfatti del risultato fin qui raggiunto, che li ha visti anche protagonisti nella rinuncia temporanea di alcuni elementi remunerativi, con il fine di assistere in tempi brevissimi alla chiusura definitiva dell'operazione così da tornare alle postazioni lavorative. Auspichiamo una celere risposta di tutte le istituzioni che sono state impegnate lungo il corso della vicenda, affinché si materializzino le disponibilità dichiarate a più riprese» concludono.

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