Terni: senza il ticket per il trasporto gratuito quasi la metà dei disabili resta a piedi

Terni: senza il ticket per il trasporto gratuito quasi la metà dei disabili resta a piedi
di Lor. Pul.
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Sabato 11 Giugno 2022, 15:13

Ancora problemi per il trasporto delle persone con disabilità nei centri diurni. L'avviso pubblico per l'assegnazione del contributo è fermo al 2019 e in tanti, esclusi dal ticket, sono costretti a provvedere da soli o a proprie spese. «La mancanza del rinnovo annuale dell'avviso pubblico per chiedere il contributo rappresenta una vera e propria discriminazione». E' la denuncia dell'associazione Aladino in una lettera inviata ai capigruppo comunali. Sono 65 le persone che ad oggi usufruiscono dei voucher per il trasporto, ma sono quasi il doppio (120) quelli che frequentano i centri. Significa che la metà deve provvedere per conto proprio. Tra questi anche 15 giovani di nuovo accesso ai centri semi residenziali e gli anziani già allora esclusi o che non parteciparono al bando 2019, mai più riaperto. Dal contributo restano fuori quelli che non hanno potuto presentare in tempo la domanda, limitata a un brevissimo lasso di tempo, e coloro che tre anni fa non fecero richiesta. Per queste persone il trasporto ricade completamente sui familiari. «Nel tempo anziani e soggetti fragili hanno visto ridurre e infine annullare il loro diritto ad accedere al servizio di trasporto verso i centri diurni cittadini» spiega la presidente dell'associazione Aladino, Morena Fiorani. Già lo scorso 19 maggio, per conto delle famiglie delle persone con disabilità, l'associazione aveva chiesto al sindaco Latini ai presidenti delle due Commissioni, Pepegna e Cozza, di risolvere al più presto la problematica. «A tutt'oggi non c'è stata nessuna risposta e la situazione sta precipitando.

Alcune persone con disabilità sono costrette a rimanere a casa e non possono andare ai centri per mancanza dei trasporti essendo i genitori, molto anziani, non più in grado di effettuare tale servizio» dice ancora la Fiorani. Per Carla Paladino «l'opportunità del contributo deve essere data a tutti, altrimenti diventa un privilegio. Negli ultimi due anni molti utenti non sono andati nei centri ma adesso sono rientrati tutti e ce ne sono di nuovi». Luigina Mazzoli Costatini è una volontaria che da 20 anni si occupa di un ragazzo disabile grave invalido al 100 percento: «Per portarlo al centro la mattina abbiamo dovuto trovare, a pagamento, un'associazione che provvedesse al trasporto. Tre anni fa non rientrava nell'avviso, poi il bando non è stato più fatto e quindi non ha potuto partecipare». L'assessore al Welfare del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti, assicura: «Appena approvato il Piano esecutivo di gestione risponderemo alle esigenze di più famiglie. Nel 2020 e 2021 l'avviso non è stato fatto a causa del Covid. Il trasporto è un servizio essenziale, ma purtroppo non è tra quelli riconosciuti dal governo e molti enti locali sono nella nostra stessa situazione. Auspico che possa rientrare nella gestione diretta della Usl trattandosi di un servizio socio-sanitario».

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