Piano scuola, il Comune resta isoltato
i presidi disertano il faccia a faccia

Piano scuola, il Comune resta isoltato i presidi disertano il faccia a faccia
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Sabato 4 Ottobre 2014, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 16:39
TERNI - Doveva essere l’occasione della ricucitura e della marcia indietro della giunta. Ma il “focus group” con il mondo della scuola, ideato pure per parare il colpo della riunione dei genitori che avrebbe chiuso il cerchio del dissenso sul piano Riccardi, ha sancito la rottura. La partecipazione “a posteriori” non è andata giù ai dirigenti scolastici che non sono andati all’incontro che il sindaco Leo Di Girolamo aveva ideato per rimettere a posto le cose, dopo il pasticcio architettato dal suo assessore alla scuola Carla Riccardi, e rivendicato da tutta la giunta.



In una lettera spedita al sindaco, i presidi degli istituti hanno declinato l'invito, giudicando inutile ogni discussione sul piano varato ed hanno ribadito, al contrario, che l'unica strada percorribile è quella di stracciare l'atto, e ricominciare daccapo con una metodologia partecipativa vera. Anche molti genitori hanno disertato l'incontro in Bct, pochi quelli che hanno preso parte al focus group nella sala conferenze della biblioteca. L'assenza dei dirigenti scolastici è stata pressoché totale (otto su nove), eccezion fatta per la Riccardi che continua a ricoprire il ruolo di preside alla De Filis, ed ovviamente ha partecipato nella doppia veste di assessore e, appunto, dirigente.



Era accompagnata dal vicesindaco Francesca Malafoglia, la cui presenza ha suscitato più di una perplessità. Molto timida la presenza dei rappresentati dei genitori, che prima di partecipare alla riunione organizzata dal Comune si sono visti per condividere un documento con il quale hanno bocciato senza appello il piano di riorganizzazione delle scuole varato da Palazzo Spada. Tra gli otto rappresentati dei genitori che hanno sottoscritto il documento (in totale sono nove) solo in quattro sono restati per partecipare al focus group. Insomma, la frattura con il mondo della scuola è tutta da ricucire.



La scelta di “commissariare” la Riccardi - così è stata letta la presenza della Malafoglia - ha solo generato ulteriori mal di pancia (la motivazione della delega alla partecipazione non ha retto) e forse stuzzicato appetiti, tra quanti hanno già messo gli occhi sulla delega alla scuola, che, si maligna, il sindaco vorrebbe riassegnare anche per liberare la Riccardi dal fumus (forse è persino arrosto) del conflitto di interesse che pesa come un macigno nel rapporto con gli altri dirigenti scolastici.
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