Terni, mortale in Valnerina: nessuna perizia per accertare le cause dell'incidente costato la vita a Manuel

Il 24enne arrestato per omicidio stradale aggravato è ancora in carcere

Terni, mortale in Valnerina: nessuna perizia per accertare le cause dell'incidente costato la vita a Manuel
di Nicoletta Gigli
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Domenica 16 Aprile 2023, 01:40

TERNI - Nessun accertamento tecnico è necessario per ricostruire la dinamica dell’incidente che, il 28 gennaio, è costato la vita a Manuel Galeazzi.

Quella sera il 36enne di Macenano di Ferentillo, che si immetteva sulla Valnerina dal parcheggio della Cascata delle Marmore, fu sbalzato dalla sua Smart ridotta a un ammasso di lamiere dopo che sull’utilitaria piombò l’Alfa 147 condotta da un 24enne arrestato per omicidio stradale aggravato, fuga e omissione di soccorso.

Il sostituto procuratore, Raffaele Pesiri, titolare del fascicolo, non ha ritenuto necessario disporre una perizia tecnica sui resti delle due autovetture e sul luogo del tragico schianto costato la vita a Manuel, che lascia una figlia in tenera età.

Per il pm, Pesiri, la dettagliata relazione dei vigili urbani, che si occuparono dei rilievi, è sufficiente ai fini delle indagini che sono ancora aperte ma che a breve si chiuderanno con la notifica del 415 bis. Solo in quel momento i legali della famiglia della vittima, Luca Leonardi e Marco Fogliano, potranno avere accesso al corposo fascicolo della procura che ricostruisce nei minimi dettagli la dinamica dell’impatto che ha spezzato per sempre i sogni di Manuel.

Flavius Marcel Ardelean, il 24enne romeno che era alla guida della 147, che vive a Ferentillo e che sparì per diverse ore e poi fu trovato e ricoverato in ospedale, da quasi tre mesi è in una cella del carcere di Sabbione.

Per l’accusa sostenuta dalla procura e sposata dal gip, Chiara Mastracchio, il 24enne guidava l’auto sotto l’effetto di alcol e cocaina.

E quella sera non doveva essere al volante della 147 piombata come un proiettile sulla Smart di Mamuel, morto sul colpo, perché la patente gli era stata revocata qualche mese prima per guida in stato di ebbrezza.

Sotto accusa anche l’elevata velocità, testimoniata dal tachimetro dell’Alfa che, dopo l’impatto con l’utilitaria di Manuel, si è fermato a 120 chilometri orari. Più del doppio della velocità consentita in quel tratto della Valnerina.

Dopo lo schianto il 24enne, nonostante fosse rimasto ferito, tentò un’improbabile fuga attraverso i sentieri della Cascata delle Marmore. I poliziotti gli dettero la caccia per ore e lo ritrovarono solo alle 5 della mattina seguente lungo la statale 79, all’altezza del bivio per Miranda.

Portato in ospedale fu sottoposto alle analisi, che restituirono la positività all’alcol e alla cocaina. Poi il fermo disposto dal pm, Pesiri e convalidato dal gip, col 24enne che, piantonato in ospedale, una volta dimesso era stato portato in carcere a Sabbione dove è ancora detenuto.

Ad assisterlo l’avvocato Tommaso Filidei.

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