Actl e M5s siglano la tregua
Corsi: «Giusto ascoltare i candidati
aspettiamo Latini»

Corsi, Gentiletti e De Luca
di Sergio Capotosti
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Martedì 29 Maggio 2018, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 20:56

TERNI La campagna elettorale cambia continuamente i confini. L’ultimo scambio di cortesie c'era stato solo pochi giorni fa. “Eversivi, pericolosi e folli”. Questo il succo del post su Facebook scritto da Sandro Corsi contro il leader grillino Luigi Di Maio, colpevole di aver proposto di mettere alla porta il presidente della repubblica Sergio Mattarella per il caso Savona. Non passano 24 ore dalla chiamata alla mobilitazione, che Corsi si ritrova faccia a faccia con Thomas De Luca, candidato a sindaco del M5s. Lo stesso De Luca che pochi giorni prima era sul palco in piazza Solferino insieme proprio a Di Maio. “O si chiude in 24 o non si chiude più”, aveva tuonato da Terni  il capo politico del M5s riferendosi alla formazione del governo giallo verde.  Il governo grillista del cambiamento  alla fine non si è fatto per il veto di Mattarella su Savona. «Impeachment per il presidente della Repubblica», ha sentenziato Di Maio. «Eversivi, pericolosi e folli», ha postato Corsi. 

“Ecco, ci risiamo. Actl è M5s se le danno di santa ragione”, è subito venuto in mente. Un film già visto. La memoria però inganna. I feroci scambi di accusa sul “sistema Terni” (il tormentone della campagna elettorale grillina riferito al rapporto tra cooperative e Comune, ma le “coop sono una risorsa” ha scandito più volte De Luca), le risse verbali in Consiglio comunale, e quelle fisiche sfiorate solo per un soffio, le "incursioni squadriste di Corsi" alla conferenza stampa del M5s per denunciare gli affidamenti diretti nel sociale (si ricorderà Andrea Liberati). Tutto gettato dietro alle spalle. De Luca e Corsi si sono ritrovati sulle stesso palco come se nulla in questi ultimi quattro anni sia accaduto: l’inchiesta Spada, i debiti fuori bilancio, gli arresti di mezza giunta, il dissesto, il commissariamento. L’occasione per siglare la pace è arrivata dall'incontro organizzato dall’Actl con alcuni candidati sindaco (presenti anche Gentiletti e Angeletti) al centro sociale di Valenza, in occasione della presentazione del bilancio sociale della coop di Terni. Tra un intervento e l’altro c’è stato anche il tempo di scherzarci su. Con pacche sulle spalle che hanno sostituito gli scontri muscolari dei rispettivi pretoriani di Corsi e De Luca. “È la campagna elettorale, bellezza”, verrebbe da dire parafrasando la celebre frase di Humphrey Bogart. Giusto che De Luca vada, un candidato sindaco deve parlare con tutti. Giusto pure che Corsi voglia sentire come la pensa De Luca, visto che l’Actl vive anche di appalti pubblici affidati da Palazzo Spada (Caos, Cascata delle Marmore, cimiteri, sociale). Comprensibile però lo stupore di tutti coloro che si sono schierati da una parte o dall'altra e ora non capiscono da che parte stare.

Sandro Corsi «Non capiscono da che parte stare? La risposta - interviene Sandro Corsi - è semplice ed è sempre la stessa, i nostri e tanti soci-lavoratori staranno dalla parte di chi difende il lavoro, i servizi, le coopsociali e imprese serie ed i loro onesti dirigenti, chi paga le tasse a Terni, la nostra comunità ed il nostro territorio. Punto. Nessuno deve chiedere scusa ad alcuno ed è giusto che ogni candidato sia ascoltato e sostenuto per i suoi valori e propositi. Per questo oltre 300 persone hanno attentamente ascoltato Paolo Angeletti,Thomas De Luca, Alessandro Gentiletti e spiace per l'assenza di Leonardo Latini che se vorrà potrà sempre farlo così come altri. Sul tema dell'art 90 ovvero la messa in stato di accusa del presidente della Repubblica confermo come cittadino di considerarlo un atto folle e costituzionalmente infondato quanto eversivo ma Actl non c'entra nulla né mai entrerà in dispute politiche salvo difendersi dai furbi e velati protagonisti del grande inganno. Ma su ciò tornerò...»

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