La Fiom torna quindi a sollecitare un «confronto governativo ai massimi livelli per evitare che la situazione precipiti e per intervenire nei confronti della Commissione europea e della multinazionale tedesca chiedendo il rispetto degli impegni presi».
Secondo il sindacato è infatti a «rischio, nel medio periodo, la sopravvivenza delle produzioni siderurgiche ternane per come le abbiamo conosciute fino ad oggi».
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