Sicurezza, Bandecchi ingaggia i vigilantes: controlli sui beni del Comune, a pagarli è Unicusano

La decisione per la mancanza di organico dei vigili urbani, dopo un confronto con i sindacati

Sicurezza, Bandecchi ingaggia i vigilantes: controlli sui beni del Comune, a pagarli è Unicusano
di Sergio Capotosti
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Sabato 2 Settembre 2023, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 14:03

IL CASO

«Cimiteri, fontane, borghi, palazzi storici, monumenti. Da ieri sera le proprietà del Comune di Terni sono luoghi più sicuri». Il sindaco Stefano Bandecchi commenta così l'avvio del servizio di vigilanza privata che è attivo da giovedì notte e durerà per un anno. «La questura - aggiunge il primo cittadino - che ha sempre svolto un ottimo lavoro, ora avrà ventiquattro occhi in più a sua disposizione e in attesa del completo organico della polizia municipale per dodici mesi i vigilanti saranno coordinati dalla centrale operativa della municipale». Chiaro il riferimento alla questione sollevata in consiglio comunale lunedì scorso, quando si stava parlando proprio del potenziamento dell'organico della polizia locale prima che scoppiasse la bagarre, con il sindaco Bandecchi che si è scagliato contro i consiglieri di Fratelli d'Italia.

IL FACCIA A FACCIA

Il nodo resta la mancanza di vigili per svolgere il servizio notturno. Argomento che è stato al centro di un incontro tra il sindaco e le organizzazioni sindacali. Durante questo faccia a faccia il sindaco ha espresso la necessità di potenziare il servizio notturno anche alla luce dei recenti fatti di microcriminalità che si sono intensificati, ma i rappresentati sindacali hanno spiegato che non è possibile perché l'organico è ridotto all'osso. Da qui l'impegno del sindaco a potenziare l'organico con sessanta nuova assunzioni a partire dal prossimo anno, mentre nell'immediato si è deciso di affidarsi alla vigilanza privata nell'ambito di un progetto pilota proposto dall'Università Unicusano e approvato dalla giunta Bandecchi. Un progetto che prevede l'utilizzo di 12 vigilantes che controlleranno la città dalle 22 alle 6 di mattina e si coordineranno con la municipale. Un servizio che durerà un anno e che sarà pagato da Unicusano nell'ambito di una ricerca sociologica sui fenomeni di devianza sociale. Il tutto in attesa che il servizio notturno svolto dai vigili urbani diventi realtà.
«Il Csa - spiega il rappresentate sindacale Giovanni De Angelis - ha già consegnato al sindaco la proposta di un protocollo d'intesa per attuare il servizio notturno, sulla base di nuove assunzioni per le quali, il primo cittadino, si è pubblicamente impegnato».

LE RICHIESTE

Almeno sei le richieste fatte dalla sigla sindacale più rappresentativa dei vigili urbani, il Csa appunto, che sono state sottoposte all'attenzione del sindaco, che ha la delega alla municipale e alla sicurezza. Assunzione di nuovi vigili, dieci vigilantes in organico per completare il turno dalla mezzanotte alle sei di mattina, formazione ad hoc per le situazioni legate alla sicurezza urbana notturna, nuovi dispositivi di sicurezza, fondi incentivanti e indennità di funzione. Insomma, soldi e personale. Proprio quello che il Comune di Terni non ha, anche se per il momento si è affidato alle risorse stanziata da Unicusano. «Nessuno obbliga il Comune ad attivare il servizio notturno - concludono dal Csa - ma se decidono di farlo devono tenere conto di tutte le precauzioni che un'attività del genere prevede». Insomma, da una parte tutele sindacali dall'altra finanziamenti privati. Per ora prevale la seconda strada, ovvero la terziarizzazione della sicurezza urbana.

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