Terni, il sindaco Bandecchi denuncia minacce di morte e chiede la scorta al prefetto

Il caos a palazzo Spada in procura: dopo Bandecchi anche Cecconi e Masselli nel registro degli indagati

Terni, il sindaco Bandecchi denuncia minacce di morte e chiede la scorta al prefetto
di Nicoletta Gigli
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Sabato 2 Settembre 2023, 00:40

TERNI - La guerra tra il sindaco e due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia si consuma a suon di carte d’accusa che s’incrociano e che, nel giro di 36 ore, hanno preso la strada della procura.

Il tutto mentre Stefano Bandecchi chiede la scorta al prefetto.

Lo fa dopo aver presentato la denuncia in questura anche per le minacce di morte ricevute il 25 luglio a Roma da un giovane con lo scooter. Armato con una pistola, lo “invitava” a dimettersi da sindaco e a smettere di fare politica. Altrimenti avrebbe rischiato la pelle.

La legge intanto fa il suo corso e in queste ore scrive la seconda puntata della vicenda che vede contrapposti il sindaco, Stefano Bandecchi, e i consiglieri di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi e Orlando Masselli.

Bandecchi, iscritto nel registro degli indagati con le ipotesi di reato di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio dopo l’esposto dei due consiglieri all’indomani della seduta di fuoco del consiglio comunale, li ha denunciati in questura per interruzione di pubblico servizio.

Il secondo fascicolo del post bagarre in consiglio comunale è arrivato sul tavolo della procura ternana nella tarda serata di giovedì. Come il primo porta le firme del procuratore, Alberto Liguori e del pm, Marco Stramaglia. Che, dopo la dettagliata denuncia del sindaco, hanno iscritto nel registro degli indagati Marco Cecconi e Orlando Masselli.

Un atto dovuto e nessun avviso di garanzia al momento.

Solo la certezza che, negli uffici di palazzo Gazzoli, si sta lavorando senza sosta sulle carte che sono state raccolte dai carabinieri e dalla polizia. E sulle accuse incrociate tra chi, ognuno dal proprio punto di vista, racconta la storia di una seduta del consiglio comunale a dir poco anomala.

Gli investigatori dell’arma, su incarico della procura ternana, stanno visionando  le immagini dell’esplosiva seduta del 28 agosto. L’attenzione sarebbe puntata soprattutto sulle dichiarazioni del sindaco contro i vigili urbani che quella mattina erano in aula. Al vaglio degli investigatori, che hanno iniziato ad acquisire le testimonianze di chi era presente a palazzo Spada, ogni elemento utile alle delicate indagini.

Diversa la strada presa dalla denuncia che Stefano Bandecchi ha presentato in questura per le minacce di morte. Una vicenda andata in scena a Roma alla fine di luglio. Tenuta nascosta dal sindaco che, sulle prime, aveva parlato di una tentata rapina del rolex, ma ben nota a tutte le autorità  preposte della città. La denuncia presentata negli uffici di via Antiochia in queste ore è stata trasmessa alla procura della repubblica di Roma, competente per territorio.

Il 30 agosto il sindaco ha formalizzato la richiesta di avere la scorta. Al prefetto, Giovanni Bruno, ha chiesto di autorizzare le guardie del corpo che lo hanno seguito durante l’infuocata campagna elettorale ad avere le funzioni di polizia giudiziaria.

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