Poco più che bambini, travolti dal disagio che caratterizza l’adolescenza, hanno tentato di farla finita. Hanno entrambi 15 anni e sono finiti in ospedale dopo un’assunzione incongrua di farmaci. Due episodi non collegati tra di loro quelli che hanno visto giungere al pronto soccorso, a distanza di poche ore, un ragazzo e una ragazza. Di loro si sono presi cura i sanitari, che hanno attivato la rete di assistenza del servizio di neuropsichiatria infantile dell’Usl Umbria2 guidata dal professor Augusto Pasini.
Due episodi che non possono non destare preoccupazione e che si affiancano ad altri casi di profondo disagio che, complice l’emergenza pandemia, colpisce in modo pesante gli adolescenti. “Esiste spesso un disagio esistenziale e comunicativo tra i componenti delle famiglie e gli adolescenti sono tra i componenti più fragili che possono vivere con drammaticità tale disagio.
Pasini il grido d’allarme l’aveva lanciato un anno e mezzo fa, quando annunciò la nascita di una rete di protezione per affrontare e contrastare il disagio. Al lavoro una task force in campo per prevenire e curare il disagio diffuso che tra i ragazzi può assumere tante forme: l’uso di stupefacenti, la dipendenza da videogiochi e da internet, la pratica del “tagliarsi” ma anche l’isolamento e le difficoltà di comunicazione. “Abbiamo elaborato un programma per gli adolescenti che vorrebbe intercettare il loro disagio prima che si arrivi a questo punto - dice Augusto Pasini - serve attenzione, c’è bisogno di dedicare risorse adeguate. La Regione ha stanziato un programma intervento sull’adolescenza per un milione e 200 mila euro. Noi abbiamo proposto un intervento, da mettere in atto in ciascuno dei sei distretti socio-sanitari di cui si compone la usl Umbria2, per agire sulla disregolazione emotiva negli adolescenti, che determina i comportamenti autolesivi e ci auguriamo che tale programma venga finanziato con fondi dedicati. Tale programma è parzialmente in atto ad Orvieto e sta fornendo risultati significativi". Per Pasini è urgente “portare questa problematica all’attenzione delle autorità competenti".