Perugia, l'Università al voto ha scelto “la tradizione”. Ecco i Dipartimenti che cambiano (con qualche scheda nulla di troppo)

L'Università di Perugia
di Egle Priolo
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Sabato 9 Luglio 2022, 07:49

PERUGIA - Election day all'Università di Perugia: affluenza che sfiora il 100 per cento ed eletti nel nome della “tradizione”. Con 17 secondi mandati su 29 e i Dipartimenti che scelgono di mantenere granitiche certe posizioni. Certo, i maligni guardano la pagliuzza delle tante schede bianche, ma il rettore Maurizio Oliviero legge l'ultimo scrutinio come un «segnale di grande coesione universitaria».

A palazzo Murena, insomma, si festeggia – i mal di pancia se ci sono, sono ancora tenuti a bada – e grazie al voto telematico (che ha assicurato «tempi strettissimi») il rinnovo delle rappresentanze elettive nel senato accademico, nella Consulta del personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e Cel e per l’elezione dei direttori di Dipartimento per il triennio accademico 2022/2025 ha fatto toccare il 95 per cento dell'affluenza. «Un segnale bellissimo mandato dalla comunità universitaria, di grande coesione e desiderio di partecipazione – il commento a caldo del magnifico rettore – esprimiamo perciò grande soddisfazione e formuliamo alle neo-elette e ai neo-eletti i nostri migliori e più sinceri auguri di buon lavoro, nella consapevolezza di appartenere, tutte e tutti, a un’antica e prestigiosa istituzione, di cui dobbiamo essere orgogliosi e che dobbiamo continuare a custodire con cura e a far crescere».
Le novità? Poche. Basti pensare che su 14 Dipartimenti, solo quattro hanno cambiato direttore per il triennio accademico 2022/2025. Ecco i dieci confermati: a Chimica, Biologia e Biotecnologie resta Alceo Macchioni, forte di 81 voti su 88, a Giurisprudenza Andrea Sassi si avvicina al bottino pieno con 57 voti su 61 (4 schede bianche). Al Dipartimento di Ingegneria rieletto Ermanno Cardelli (92 voti su 101), a Ingegneria civile e ambientale vince Giovanni Gigliotti (55 voti su 56, re delle preferenze), a Lettere-lingue, letterature e civiltà antiche e moderne resta direttore Stefano Brufani (62 voti su 73, 11 schede bianche). E ancora, a Matematica e Informatica Massimo Giulietti vince con 42 voti su 44 e 56 aventi diritto, mentre al Dipartimento di Medicina e Chirurgia Vincenzo Nicola Talesa con 238 voti su 250 ottiene il secondo mandato. A Medicina Veterinaria Fabrizio Rueca la spunta con 42 voti su 71 (29 schede bianche), a Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali rieletto Gaetano Martino (70 voti su 88) mentre la battaglia di Scienze Politiche vede vincere Giorgio Eduardo Montanari, con 49 voti, 14 schede bianche su 74 aventi diritto e 63 schede scrutinate.
Le new entry sono a Economia con Marcello Signorelli (64 voti su 76), a Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione con Massimiliano Marianelli (67 voti su 69), a Fisica e Geologia con Diego Perugini (69 voti su 70, quasi unanimità come Gigliotti) e a Scienze Farmaceutiche con Maurizio Ricci (44 voti su 63).
In senato accademico risultano eletti per il I Raggruppamento Mario Rende (professori I fascia, Roberta Filippucci (II fascia), Riccardo Zelli (ricercatori confermati).

Per il II Raggruppamento Anna Baldinetti (I fascia), Luca La Rovere (II fascia), Stefania Sartarelli (ricercatori confermati). Per il personale Tab e Cel eletti Andrea Santoni e Massimo Lacquaniti, per la Consulta del personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e Cel Fabio Ceccarelli, Nicoletta Barsanti, Carlo Montanari, Sara Giglioni, Francesca Volentiera e la new entry Alessandra Fagugli.

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