Tornando al tema dei compiti del comitato, i componenti saranno chiamati a discutere sulla «valorizzazione del bene culturale Mura Urbiche e quindi anche di conservazione, restauro e manutenzione del monumento». Questo il punto uno, riportato in una recente delibera della giunta che ha dato il via libera alla novità salva-storia. Il comitato dovrà anche lavorare per coinvolgere soggetti e attrarre finanziamenti pubblici e privati, con l’obiettivo di dare corpo ai progetti di riqualificazione, da pensare come strumento per ridurre «i fenomeni di declino, marginalizzazione e degrado». Previsto pure il miglioramento «della dotazione infrastrutturale, anche con riferimento ai benefici sulla fruizione del bene urbano» e il «miglioramento della qualità urbanistica e del tessuto sociale e ambientale circostante le mura». Quello della cinta muraria è un ambito vasto che, spiega l’atto della giunta «per dimensioni e rilevanza, necessita di una riqualificazione complessiva e di singoli interventi, la cui realizzazione può apportare un sensibile miglioramento alla qualità della vita dei cittadini, attraverso un’azione omogenea di restauro, rifunzionalizzazione di immobili e miglior utilizzo di piazze, aree verdi e spazi pubblici».
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