Perugia, per il recupero di Monteluce accelerano Comune e Regione. Spinta per la Casa della salute

La messa in sicurezza del cantiere di Monteluce
di Luca Benedetti
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Martedì 14 Marzo 2023, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 11:39

Regione a Comune accelerano su Monteluce. Dagli spifferi del riserbo spuntano due lettere inviate a Prelios e Amco in cui la Asl 1 e palazzo dei Priori manifestano l’interesse per proseguire l’intervento di loro competenza per l’acquisto e la riqualificazione dell’area che adesso ha nel fondo non solo nuova liquidità, ma anche nuovi gestori.
Da quanto risulta a “Il Messaggero” la Asl 1 nei giorni scorsi ha scritto a Prelios, Amco e Regione per spiegare come ci sia l’intenzione di attivarsi per il lotto F. Sostanzialmente la Asl 1 è pronta a chiudere l’operazione per l’acquisto dell’immobile, nello stato in cui si trova, che era destinato alla realizzazione della casa della salute prima che il Fondo Monteluce rischiasse il default. Cioè prima che la giunta Tesei trovasse una difficile via d’uscita da una crisi che sembrava irreversibile con un danno alla città e alle imprese locali che da anni non vedevano un euro per i lavori fatti.
In sostanza la Asl 1 chiede la documentazione per poter acquistare l’immobile in modo da poter realizzare la Casa della salute con i fondi del Pnrr. Progetto che la Regione, visto che il Fondo ancora non era stata salvato dall’operazione Amco-Prelios, aveva sterzato sulla ristrutturazione del distretto di via XIV Settembre. C’è ancora tempo per girare la partita, ma il tempo stringe visto entro la fine del mese scadono i termini per l’approvazione dei progetti degli interventi con titoli edilizi in corso di validità. Ecco perché la Asl1 torna alla carica. Tanto più che la stima effettuata per la chiusura dei lavori minimi non è una tombola. Certo, poi per realizzare la Casa della salute, secondo i piani del Pnrr Sanità, ci vogliono cinque milioni di euro, ma questa è una partita che si giocherà in un secondo momento.
Se si muovono Asl 1 e Regione, non è da meno il Comune.

Anche in questo caso c’è nero su bianco. Cioè una lettera. L’operazione per la giunta Romizi è diversa. Viene richiesta la cessione dell’area indicata come lotto k. Lì, inizialmente, doveva trasferirsi la scuola Ciabatti. Operazione poi abortita con la scelta di ristrutturazione della scuola. L’area che interessa al Comune è destinata a servizi. Al momento, una volta che l’area verrà ceduta, potrebbe anche passare per un’operazione di riqualificazione più semplice. Tanto che a palazzo dei Priori stanno pensando di utilizzare almeno una fetta di quella particella per realizzare una parcheggio di servizio all’area della Nuova Monteluce. Chissé se, in attesa delle risposte dei gestori del Fondo a Comune e Asl 1, anche Ater e Università prenderanno carta e penna per avere in mano gli spazi sui cui dovevano realizzare i loro progetti. Certo è che con il protagonismo degli enti locali l’operazione Monteluce potrebbe essere più semplice anche per chi si è sobbarcato l’operazione di salvataggio.

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