Perugia, impianto compostaggio ok
ma da tre mesi rifiuti fuori regione

L'impianto di compostaggio di Pietramelina
di Luca Benedetti
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Domenica 5 Marzo 2017, 20:07
PERUGIA -  A leggere con attenzione la delibera della giunta Romizi che approva il piano tariffario della Tari, cioè le bollette dei rifiuti, c’è da saltare sulla sedia. Perché a pagina 8 delle 17 in cui è costruita la preconsiliare numero 11 del 2 marzo, viene scritto chiaro e tondo che l’impianto di compostaggio di Pietramelina potrebbe ripartire e funzionare domani. Ma quell’impianto, bloccato il 6 dicembre dopo una diffida della Regione perché produceva troppi scarti rispetto alle autorizzazioni, è riparato ma ancora fermo. E i rifiuti prodotti dall’Ati del Perugino, segnatamente la frazione organica umida (Fou), stanno prendendo da tre mesi, la strada della Romagna.
Trasferta dei rifiuti che significano costi e rischio che prima o pii quella partita finisca di pesare nelle tasche dei dei perugini. Anche se, a onor del vero, la stessa delibera blocca le tariffe 2017 a quelle del 2016. Ma il passaggio su Pietramelina è sconcertante perché, nella delibera, viene spiegato che l’impianto è stato riparato.
Poche righe affrontano, in maniera chiara, il caso dell’impianto di compostaggio che Gesenu gestisce a Pietramelina. Nella delibera si spiega: «...a partire dal 6/12/2016 sono stati sospesi i conferimenti dei rifiuti presso l’impianto: per l’effettuazione delle attività confermative alle prescrizioni contenute nelle diffida della Regione Umbria disposta con D.D. 9436/2016 nei confronti di Gesenu Spa quale gestore dell’impianto. In data 20/12/2016 la Gesenu ha completato gli interventi previsti e ha prodotto la Relazione finale dei lavori, trasmessa all’Ati 2, tuttavia, la Società, in merito al presunto profilo di illegittimità dell’atto autorizzativo dell’impianto di compostaggio -Aia n.5551 del 25/06/2008- evidenziato negli atti di ordinanza applicativa di misura cautelare notificata dalla Procura della Repubblica in data 30/11/2016, ritiene di mantenere la sospensione dei conferimenti di rifiuti presso l’impianto stesso, nelle more dei necessari chiarimenti in merito alla legittimità del provvedimento amministrativo».
Insomma, dopo l’inchiesta da cui è emerso che gli scarti prodotti dal compostaggio di Pietramelina erano eccessivi, dopo che il controllo di Arpa e Forestale da cui è scattata la diffida a Gesenu avevano verificato ancora parametri non rispettati e dopo che Gesenu ha fermato e riparato l’impianto, il compostaggio di Pietramelina resta fermo. Una situazione paradossale che si aggiunge al blocco, da ieri, degli ultimi conferimenti alla discarica di Borgogiglione.  
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