Perugia, caccia al Lupin delle truffe in centro

Il centro di Perugia
di Egle Priolo
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Domenica 21 Agosto 2022, 08:15

PERUGIA - Caccia al Lupin del centro. Anzi, ai Lupin. Perché se fino a qualche giorno fa la convinzione dei tanti commercianti che si sono imbattuti nel finto cliente che chiede 50 euro per pagare di corsa un corriere era che fosse uno solo, poi da un serrato confronto sui social è emersa la verità. I truffatori infatti sarebbero due. Colpiscono a coppia oppure ognuno per conto suo? Misteri di corso Vannucci e dintorni. Di certo c’è che il “testo” della truffa è lo stesso, l’atteggiamento di apparente cortesia e conoscenza delle potenziali vittime pure, ma il phisique du role decisamente differente: uno quarantenne e «con uno spiccato accento calabrese» mentre l’altro sulla sessantina e con un accento toscano.

Come agiscono? Lo racconta Vittoria Ferdinandi, direttrice del ristorante Numero Zero in via Bonfigli. Un ristorante speciale in cui il 70 per cento della forza lavoro è costituito da persone che soffrono di disturbi mentali. E che proprio per questo motivo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha premiato la stessa Ferdinandi con l’onorificenza di Cavaliere del lavoro.
«Ieri pomeriggio noi Numeri Zero siamo caduti vittime dei raggiri di un tipo, a prima vista, neanche troppo losco, che si aggira per le vie del centro truffando i commercianti - racconta Vittoria in un post su facebook - . Con delicata maestria si introduce all’interno degli esercizi commerciali fingendosi una persona del vicinato e persino un cliente abituale, chiedendo dei soldi per pagare fantomatici corrieri. Noi, un po’ per naturale inclinazione alla bontà che spesso confina con la coglionaggine, un po’ perché mostrava di conoscere bene il locale e chiamava tutti per nome (!!!), ci siamo proprio cascati con tutte le scarpe.
In questo agosto tra strade chiuse e asfalti roventi continueremo a resistere ma ecco speriamo che il nostro essere stati boccaloni metta almeno qualcuno di voi al riparo! Stateve accuorti!».
Un post che ha scatenato non soltanto una serie di reazioni di solidarietà da parte di amici e clienti abituali ma anche di commenti e confronti tra i colleghi ristoratori e i commercianti del centro, proprio perché negli ultimi giorni sono tantissime le attività commerciali visitate da almeno uno dei due truffatori.
C’è chi purtroppo racconta di esserci caduto con tutte le scarpe e chi invece si rammarica che i colleghi non abbiano avuto la sua stessa fortuna nell’accorgersi in tempo necessario della truffa in atto e dunque essere riuscti ad allontanare i due malintenzionati.
Ieri pomeriggio, sempre stando a quanto si apprende, gli ultimi tentativi di truffa non solo all’interno di attività di ristorazione e bar ma anche in una libreria e in un negozio di vestiti per bambini.

Per questo i commercianti stanno spargendo la voce con tanto di sommario identikit, affinché i due Lupin del centro, che agiscano ognuno per conto suo o in combutta, possano essere incastrati.

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