Orvieto. La sindaca Tardani: «Il turismo è la nostra industria, Pozzo di San Patrizio da record»

Orvieto. La sindaca Tardani: «Il turismo è la nostra industria, Pozzo di San Patrizio da record»
di Monica Riccio
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Martedì 10 Gennaio 2023, 23:48

Il ritorno alla normalità dopo la pandemia, turismo, cultura, sicurezza, e poi ancora cantieri in avvio, altri in chiusura, scuole, impianti sportivi, manutenzioni viarie, e ancora il Teatro “Mancinelli”, la ex Caserma Piave, l'ex ospedale, il Palazzo dei Sette. Sono solo alcuni dei tanti temi affrontati dalla sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, nel tradizionale incontro di fine/inizio anno che si è tenuto ieri in sala consiliare. Con la prima cittadina anche parte della giunta, gli assessori Mario Angelo Mazzi, Piergiorgio Pizzo e Gianluca Luciani.

«Il 2022, oltre ad essere l'anno della vera ripartenza dopo la pandemia da Covid – le parole della sindaca – è stato anche l'anno delle opportunità colte, con finanziamenti intercettati per circa 22 milioni di euro molti dei quali provenienti dai fondi Pnrr».

Un anno in cui «La città sta recuperando peso nel contesto regionale in cui non subisce più passivamente le decisioni ma le indirizza – ha detto ancora la sindaca - abbiamo messo in campo progetti che hanno gambe. Quando ci siamo presentati al giudizio degli orvietani dissi che quello che proponevo non era “un libro dei sogni”, oggi l’80% delle cose sono state realizzate».

Concretezza e progetti, ma il 2022 è innegabilmente l'anno della promozione turistica: «Il turismo è la nostra industria – ha detto Tardani – un capodanno in piazza mancava da 22 anni, stimate oltre 3mila persone per il concerto dei Funk Off, circa 5mila in tutto il centro storico quella sera, altrettante anche nella giornata del 1 gennaio con il concerto gospel e la messa della Pace». Non solo Umbria Jazz Winter ma anche e soprattutto una promozione che vuole Orvieto al centro delle mete di turisti italiani e stranieri: «Orvieto è stata una città viva tutto l’anno grazie a un ricco calendario eventi coordinato e ragionato. Nelle prossime settimane sarà presentato il programma del 2023».

Comunicazione, promozione a 360 gradi, progettazione ma anche un crescente appeal per le produzioni cinematografiche che nel 2022 hanno scelto Orvieto come location di set e per il monumenti tra cui spicca il Pozzo di San Patrizio che nel 2022 è entrato nella Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua dell’Unesco e nelle campagne di Enit e Disney, e che ha raggiunto il record di ingressi di sempre battendo quello stabilito nel 2019. «Nel corso dell’anno appena trascorso – ha spiegato la sindaca Tardani - sono stati 247.995 i visitatori, 35mila in più rispetto ai 212.653 del 2019 (+17%), il 40% in più rispetto al 2021. Il trend si conferma anche in questi primi giorni del 2023 con la città ancora piena di turisti e punte di 2.200 ingressi al pozzo nella giornata dell’Epifania. Aspettando i dati definitivi delle strutture ricettive, le statistiche parziali della Regione (gennaio-ottobre) mettono Orvieto come terza destinazione dell’Umbria dopo Assisi e Perugia con il 38% di arrivi e il 49% di presenze rispetto al 2021».

Se il 2022 è stato l'anno del Turismo, il 2023 potrebbe essere quello delle Infrastrutture con la cantierizzazione del secondo stralcio della Complanare, il termine dei lavori alla Fortezza Albornoz, la progettazione dei lavori al Ponte dell'Adunata e la riapertura al pubblico della Piscina Comunale: «A dicembre si sono conclusi i lavori alla piscina comunale – ha spiegato Tardani - un intervento più lungo del previsto per i continui problemi emersi durante il percorso. Stiamo ora risolvendo una questione amministrativa relativa alle utenze, abbiamo disposto nel frattempo l’affidamento della gestione temporanea alla Uisp che a breve, fine gennaio, potrà riaprire al pubblico la struttura che in ogni caso necessita di un intervento radicale per il quale è stata affidata la progettazione per la riqualificazione a fronte di un mutuo da 900mila euro».

E poi ancora Teatro “Mancinelli” «è tornato a essere il fulcro della cultura cittadina» e la Biblioteca “Fumi” «tornata a pieno servizio», il Palazzo dei Sette dove saranno spostati tutti i costumi del Corteo Storico e il Palazzo del Vino al Chiostro di San Giovanni. Per il tema “contenitori e contenuti” la sindaca ha parlato della Casa della Salute che sarà realizzata nell'ex ospedale di piazza Duomo e dei tanti progetti arrivati per la riqualificazione della ex Caserma Piave.

Il 2023 sarà anche l'anno in cui Orvieto saprà se sarà tra le dieci finaliste candidate a ‘Capitale italiana della Cultura 2025’, nel mese di febbraio è infatti attesa la short-list. Cultura che passa anche per la realizzazione a Orvieto Scalo del Centro per le politiche sociali e della famiglia, e per il Centro studi “Città di Orvieto”, palazzo della formazione cittadina.

«Orvieto è finalmente tornata a essere una realtà in evoluzione – ha concluso Tardani - che coglie le opportunità e consolida e rafforza le proprie vocazioni per farne una leva di sviluppo».

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