Orvieto, centrodestra all'attacco: non pedonalizzare piazza del Popolo

La conferenza stampa del centrodestra
di Vincenzo Carducci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Marzo 2018, 17:14
ORVIETO - Parte da piazza del Popolo, «emblema della politica arrogante della Giunta Germani», la sfida del centrodestra al Pd e alla maggioranza. Nel prossimo consiglio comunale del 26 marzo i gruppi di opposizione presenteranno una mozione per chiedere all'amministrazione di sospendere e revocare tutte le misure sul traffico e la viabilità che interessano il centro storico a partire dalla pedonalizzazione di piazza del Popolo che scatterà sabato prossimo 24 marzo.

SFIDA AL PD Nulla di nuovo se non fosse che questa volta per scrivere la mozione i consiglieri del centrodestra hanno preso, parola per parola, ampi stralci del documento diffuso a gennaio scorso dal segretario comunale del Pd, Andrea Scopetti, e dal segretario del circolo dem di Orvieto centro, Lorenzo Cortoni, che chiedeva al sindaco di aprire un percorso di condivisione con i cittadini sui progetti per rilanciare il centro storico. «Quel documento vogliamo farlo nostro, votatelo e riapriamo la discussione annullando i provvedimenti sin qui presi», dice a mo' di sfida al Pd e alla maggioranza la capogruppo di FI, Roberta Tardani, che così vuole anche stanare «quei consiglieri di maggioranza che in privato dicono di non essere d'accordo con la decisione di pedonalizzare piazza del Popolo e poi nelle sedi opportune non si comportano di conseguenza». «Ci sembra - ha aggiunto - che il sindaco sia ostaggio di qualche assessore della sua Giunta (il riferimento sembra essere ad Andrea Vincenti, titolare della delega alla Mobilità, ndr) che pur di non perdere la faccia si ostina ad andare avanti portando sempre di più questa città verso il declino. Ma tornare indietro in questo caso sarebbe un segno di maturità e non di debolezza».

«NESSUN PROGETTO» Per il centrodestra la vicenda di piazza del Popolo è emblematica «della disorganicità e della schizofrenia» dell'amministrazione comunale che in questi anni è andata avanti solo a spot «senza un disegno politico amministrativo» sulla città e soprattutto sul centro storico che continua a perdere non solo esercizi commerciali che chiudono o si spostano nei quartieri ai piedi della Rupe ma anche studi di professionisti, medici e non solo, che preferiscono lasciare il centro. «Da due anni è mezzo questa amministrazione sbandiera un progetto di valorizzazione di piazza del Popolo e del centro storico di cui non c'è traccia. Ci dicano a questo punto come vogliono cambiare questa città», dice il consigliere del gruppo misto in procinto di creare il gruppo della Lega, Andrea Sacripanti, che parla senza mezzi termini di «un'aggressione al centro storico» con i provvedimenti portati avanti sin qui dall'amministrazione con «un'ostinazione inconcepibile» a fronte delle prese di posizione anche delle associazioni di categoria, non ultima Confartigianato, e delle firme di 1.500 orvietani che hanno chiesto di bloccare i provvedimenti sul traffico. Nel mirino dell'opposizione finisce poi anche la mancata valorizzazione del palazzo dei congressi, come ha sottolineato il vicesegretario provinciale di FI, Roberto Meffi, e la decisione di voler anticipare l'uscita dal predissesto, «un'operazione finanziaria sbagliata che ha bloccato la città in questi quattro anni senza portare nessun giovamento agli orvietani», evidenzia il consigliere comunale di Identità e territorio, Stefano Olimpieri. 

 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA