«Certamente _ proseguono Conticelli e Baruffi _ non si tratta della panacea di tutti i mali per un comparto che negli ultimi anni ha perso importanti fette di mercato e livelli di considerazione presso l'opinione pubblica, tuttavia il provvedimento è importante perchè va in controtendenza rispetto alla crisi e perchè prevede stanziamenti significativi, comunque superiori a quanto erogato da altre realtà regionali, per l'incentivo e il sostegno alle realtà anche minori dell'informazione regionale».
«Questa legge – osservano i presidenti di Ordine e Asu - dice che per fare informazione ci vogliono i giornalisti e ci vogliono imprese serie che rispettano i contratti e le normative, che tutelano l’occupazione e investono, principi per noi irrinunciabili in un processo virtuoso di rilancio del settore».
«La speranza _ affermano ancora i vertici degli organismi di categoria _ è che tale provvedimento possa divenire effettivamente strutturale sia sul piano contabile che operativo, anche con il coinvolgimento diretto dei professionisti dell'informazione umbra, allo scopo di garantire spiragli di futuro a un mestiere attualmente stretto nella morsa di una recessione senza precedenti. Un grazie va a quanti, amministratori pubblici, tecnici e colleghi delle varie città umbre, con il loro impegno e i loro consigli, si sono adoperati per giungere alla definizione di una norma articolata e complessa, eppure capace di costituire un'occasione di rilancio»
«Vale la pena ricordare _ concludono Conticelli e Baruffi _ che il primo tra noi a intuire la necessità di un castello normativo regionale specificatamente riferito al nostro settore, adoperandosi di conseguenza, fu il mai dimenticato Dante Ciliani. A lui, idealmente, questa legge è dedicata».
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