Rieti, la posizione degli ex Asu resta sospesa
nel palleggio tra Comune e Regione

Lo striscionme di protesta sotto la sede della Regione Lazio
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Giovedì 27 Marzo 2014, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 11:53
RIETI - Continua il ping pong Comune-Regione sulla vicenda dei 24 precari ex Asu per i quali dal 1 aprile potrebbe scattare il licenziamento. Ieri se ne è parlato in commissione Bilancio, con l’assessore Paolo Bigliocchi più volte colto in castagna dai consiglieri del centro destra. Bigliocchi, da consigliere di opposizione, insieme al collega Vassallo, votò contro l’ingaggio di quei lavoratori perché già all’epoca (fine del 2011) le procedure messe in campo dalla giunta Polverini e recepite dalla giunta Emili per la stabilizzazione degli ex lsu facevano acqua da tutte le parti.



«Perché allora, divenuto assessore, nell’agosto 2012 autorizzò per gli stessi lavoratori contratti a tempo determinato, seppur lasciandone inspiegabilmente fuori 5 su 24?», la domanda di Andrea Sebastiani rimasta senza risposta.

La Corte dei Conti ha censurato il comportamento della Regione che, a sua volta, ha annullato le convenzioni fatte nei Comuni del Lazio con centinaia di lavoratori, chiedendo indietro i soldi versati fino al 2013 per gli stipendi. E’ così cominciato un batti e ribatti ambiguo, tra la ricerca di un accomodamento normativo e contabile - che non c’è e difficilmente potrà esserci - e una soluzione politica. A meno che non si possa considerare tale la promessa della Regione di offrire un progetto di impiego per 12/18 mesi con fondi europei. «Operazione assai vaga nei tempi e nei modi che non ci tranquillizza affatto, perché prima che si concretizzi i lavoratori andranno a casa», osserva Valter De Santis della Uil Fp, ieri in Regione con i colleghi di Cgil Fp e Cisl Fp.



Quanto al Comune, dal centrodestra, Sebastiani chiede di stabilizzarli come ha fatto il Comune di Frosinone, visto che in pianta organica ci sono 40 posizioni vuote. Ma la giunta ha già attivato la procedura di annullamento delle convenzioni e ieri il dirigente di settore ha nuovamente sollecitato la giunta a definirla in fretta, pena il dissesto dell’Ente. Sul punto, i sindacati hanno chiesto bocce ferme fino a lunedì ma, secondo le stime rese da Bigliocchi in commissione, da aprile il rischio default con questi lavoratori a carico è concreto.

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