Niente intervento al cuore per il covid
La denuncia: "Una morte che si poteva evitare"

Mario e Marco Luongo
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 22:58

TERNI - Mario, 82 anni, ternano, affetto da una patologia cardiaca, in attesa di un intervento, se n'è andato il 21 novembre scorso.

Sul decesso, avvenuto 18 giorni dopo le dimissioni dall'ultimo ricovero all'ospedale, il terzo in pochi mesi, c'è una denuncia dell'associazione Codici alla quale la famiglia di Mario si è rivolta per fare chiarezza. 

A ricostruire la vicenda nella dettagliata querela è l'avvocato Massimo Longarini, che sottolinea come le dimissioni del paziente a novembre siano state fatte "dopo quattro giorni di ricovero, quando Mario è stato rimandato a casa senza che gli fosse praticato alcun intervento chirurgico, per quanto ritenuto talmente necessario da annunciare, all’atto delle dimissioni, la necessità di un’ulteriore prenotazione all’uopo. Nella cartella clinica si legge, quale motivazione del mancato intervento, una frase dal contenuto grave ed enigmatico: La procedura programmata di valvuplastica mitralica con sistema di Mitraclip veniva rinviata causa la mancata disponibilità dell’anestesista in considerazione dell’emergenza Covid” scrive il legale.

Mario passerà a casa sua, in condizioni di grande sofferenza, gli ultimi giorni di vita. Per la sua famiglia una morte che si poteva evitare: "Il Coronavirus, ad un anno dal suo avvento, non può aver rappresentato una ragione sufficiente per giustificare una carenza organizzativa talmente grave da annullare un intervento operatorio, urgente, programmato da settimane”  sottolinea Longarini nella querela in cui si chiede di "accertare se la Regione Umbria od il commissario Arcuri hanno adottato tutte le misure necessarie per il previsto potenziamento del sistema sanitario umbro".

La risposta dell'Azienda ospedaliera. In merito al comunicato diffuso dall'Associazione Codici la direzione dell'Azienda ospedaliera Santa Maria spiega: «E' nell'interesse della comunità ospedaliera così come di quella cittadina, chiarire quanto è accaduto e, vista la querela, verrà fatta nelle opportune sedi».

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