Terni, l'Ordine dei medici: «Più dottori in campo per le vaccinazioni: noi siamo a disposizione»

Terni, l'Ordine dei medici: «Più dottori in campo per le vaccinazioni: noi siamo a disposizione»
di Aurora Provantini
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 09:02

Occorre accelerare le procedure di vaccinazione. E' l'appello del presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Terni Giuseppe Donzelli, che ribadisce: Bisogna mettere in campo più professionisti e marciare a ritmo più sostenuto.

Sono solo 980 le dosi di vaccino somministrate fino ad oggi in Umbria, pari al 19,8% delle 4.960 consegnate. Stesso andamento a Terni, dove vengono vaccinate ogni giorno 60 persone. Troppo poche, secondo Donzelli. Che sottolinea: E' necessario vaccinarne di più adesso che le dosi ci sono. Agire in fretta rende la campagna più efficace - evidenzia - e visto che l'ostacolo principale è la carenza di personale, l'Ordine dei medici mette a disposizione tutti i professionisti necessari per potenziare l'operazione. In questo caso spiega Donzelli - è semplice reperire personale, perché non si tratta di trovare anestesisti disposti a fronteggiare l'emergenza nelle sale di rianimazione, ma medici di base ed infermieri, soprattutto occorre farsi trovare pronti quando partirà la fase di vaccinazione più massiccia, sempre che le dosi arrivino.

La lentezza nella somministrazione del vaccino Pfizer Biontech preoccupa infatti soprattutto in vista dell'arrivo di quello dell'americana Moderna (una volta avuto il via libera dall'Ema) e di AstraZeneca. Se per giugno dovrà essere vaccinata un quarto della popolazione, si prevede che il sistema sanitario regionale possa essere messo di nuovo sotto pressione.

E poi ci sono i dati: perché se è vero che l'Umbria non è tra le ultime regioni per percentuale di vaccinazioni, non è neanche la prima. La Provincia autonoma di Trento marcia a ritmo sostenuto (quasi il 43% delle dosi consegnate), mentre il Lazio è la prima regione per vaccini somministrati in assoluto (oltre il 35%). Con numeri ben inferiori si piazza al terzo posto (26%) il Veneto insieme a Friuli-Venezia-Giulia, Piemonte e Toscana. l'Umbria sfiora il 20%. «Occorre una poderosa accelerazione» - avverte Donzelli. «La Regione deve mettersi a correre, non importa se è quinta o prima, deve fare in modo che le dosi consegnate vengano somministrate, anche se questo dovesse significare lavorare notte e giorno». . Siamo pronti a fare qualsiasi sacrificio ribadisce Donzelli - per triplicare il numero delle somministrazioni, perché il vaccino è l'unica arma che abbiamo che sconfiggere il Coronavirus. La mia preoccupazione è che non ne arrivino a sufficienza».

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