Marco Sansoni, Italia Nostra Umbria: "Al parco rottami la polvere viene bagnata poco: difficoltà per gli operai"

Marco Sansoni, Italia Nostra Umbria: "Al parco rottami la polvere viene bagnata poco: difficoltà per gli operai"
di Claudia Sensi
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Giovedì 27 Luglio 2023, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 09:29

Terni - 

«Molti lavoratori del metal recovery, del parco rottami, del parco scorie, vivono e operano nella polvere più estrema, in aree che non vengono nemmeno bagnate a sufficienza, come viceversa imporrebbe l'Aia».

La denuncia è del presidente di Italia Nostra Umbria Marco Sansoni che a corredo allega una serie di immagini satellitari della zona che mostrano «per certe aree addirittura gli strati di questa 'neve' calci-metallica depositata sui binari della ferrovia interna, sui parcheggi adiacenti, sui tetti degli stabilimenti e così via. In misura minore, ma non marginale, tali polveri, per via della dispersione sicuramente arrivano fin dentro la città, da Prisciano in poi».

 L’avvocato punta il dito contro la proprietà, che ha acquisito gli stabilimenti delle acciaierie di Terni circa un anno e mezzo fa, accusandolo di «aver ridotto a poca cosa una questione ambientale e sanitaria così complessa». Il progetto di riutilizzo delle scorie bianche inox per le bitumazioni «è l'ennesimo tentativo del genere, il quarto o quinto in 10 anni: il valore scientifico è ignoto e gli esiti altrettanto indeterminabili».

Per il resto dei problemi Sansoni intende la collocazione delle circa 3-400.000 tonnellate annue di rifiuti, scorie residue, fanghi, che avanzeranno dalla produzione siderurgica, «abbancherà questi rifiuti di nuovo tra Pentima e Valle, con la solita guaina-lenzuolo, laddove alcuni piezometri registrano tuttora tassi fuori scala di nichel e cromo esavalente nelle acque sottostanti?» e i macchinari obsoleti dell'area a caldo. 

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