La sfida delle guide turistiche: «L'Umbria ve la diamo noi»

Turisti a Perugia
di Federico Fabrizi
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Martedì 18 Agosto 2020, 08:30
PERUGIA - Ve la diamo noi l’Umbria, vi ci portiamo noi nel Cuore verde... L’appello è delle guide turistiche, una pattuglia di 300 professionisti - tanti sono quelli abilitati sul territorio regionale - decisi a giocarsi la partita del turismo sicuro ai tempi del Covid.
Si può fare. L’immagine dell’Umbria “bella e sicura” descritta negli spot mandati in tv da Palazzo Donini va a braccetto proprio con il lavoro di chi per mestiere racconta i dettagli di un affresco o la storia di un borgo nascosto. «Il Covid ha colpito tantissimo la nostra attività - racconta Maddalena D’Amico, presidente dell’associazione Guide turistiche dell’Umbria - noi lavoriamo molto con gli stranieri e con i gruppi, quindi ora è davvero dura, in questo periodo stiamo faticando tanto anche perché l’aumento di presenze turistiche registrato nelle ultime due settimane non ha corrisposto sempre ad un incremento del nostro lavoro...».
Per fortuna c’è anche una buona notizia. Il sistema funziona. La descrizione di un vigneto pregiato o la storia di un castello incastonato tra le colline riescono spesso a fare da moltiplicatore di curiosità: «In questo periodo abbiamo avuto conferma di come le qualità dell’Umbria, descritte nel modo giusto, abbiano la capacità di attirare tantissimo anche i turisti italiani - prosegue Maddalena D’Amico - a me è successo di recente con un gruppetto di tre persone di Milano... hanno parlato dell’Umbria ed hanno fatto arrivare qui altri tre gruppi di loro amici. In queste settimane ci siamo accorti che anche luoghi tradizionalmente meno vocati al turismo sono visitati più del passato, creando anche una distribuzione su tutto il territorio regionale: speriamo serva per il futuro a far maturare ancora maggiore consapevolezza delle potenzialità della nostra regione».
Le guide turistiche lavorano con gli albergatori - «il dialogo con Federalberghi è costante» - e anche la Regione nei giorni scorsi ha voluto sedersi al tavolo proprio con i “ciceroni” del territorio per pianificare interventi volti allo sviluppo e alla promo-commercializzazione dei servizi turistici. Non solo, l’assessore regionale Paola Agabiti ha rimarcato «la volontà di sostenere la categoria delle guide turistiche con un contributo da erogare il più rapidamente possibile attraverso i finanziamenti del Fondo sociale europeo».
E adesso? Da tempo in Umbria funziona il sistema dei tour “a raccolta”, in pratica vengono aggregate prenotazioni di gruppi diversi per visite guidate. E per garantire la sicurezza, quando è necessario, si va con numeri ridotti: «a volte abbiamo lavorato anche per gruppi di due persone», spiega D’Amico.
E adesso? La difficoltà aguzza l’ingegno. Dopo le notti al museo, una delle ultime idee l’hanno chiamato “Rocche al tramonto”. È in programma venerdì 21 agosto: «Assisi al tramonto è anche più bella, quando la luce dorata accende la pietra rosa del Subasio...». Il programma: passeggiata dalla Rocca Minore, poi l’oliveto sul declivio sottostante, l’anfiteatro romano e per concludere la serata il panorama della Rocca Maggiore... ed una storia di guerre e capitani di ventura di fronte ai colori del tramonto capaci di tingere le rocche medievali.
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